ROMA 4 NOV 2021 – «Siamo di fronte alla possibilità concreta di una svolta per la sanità italiana. Qui è in ballo il futuro delle professioni infermieristiche e di quelle sanitarie non mediche.
Parliamo dei provvedimenti contenuti nella bozza del Disegno di Legge di Bilancio 2022, che entro dicembre si dovrebbe trasformare in realtà.
Nel corso dell’ennesima giornata di trattative con l’Aran, per il rinnovo del contratto 2019-2021 del comparto sanità, Nursing Up si è soffermato proprio sulle importanti novità emerse, nel corso delle ultime ore, all’interno di questa bozza , indicazioni che potrebbero cambiare concretamente il destino contrattuale di tanti operatori sanitari, ed ha ribadito, oltre all’esigenza di tornare a discutere dello sblocco della mobilità che migliaia di dipendenti del SSN aspettano da anni, dell’urgenza di portare le trattative nel vivo delle questioni di maggiore interesse, per dare finalmente risposte concrete ad anni di istanze e richieste legittime, sino ad oggi cozzate contro il muro di cemento armato dell’indifferenza.
Il sindacato degli infermieri ha richiamato i contenuti degli articoli 154 e 151 della adottanda Legge di Bilancio, con i quali viene previsto, finalmente lo stanziamento di nuove risorse. Un fondo di 200 milioni, soldi freschi per la revisione dell’ordinamento professionale, ed altrettanti messi a disposizione per integrare lo stipendio accessorio. Insomma, queste sono le risorse che chiediamo da tempo per i professionisti della salute, che si aggiungono a quelle che, in piccola parte, hanno già visto la luce con l’approvazione dell’indennità specifica per gli infermieri, frutto delle nostre lotte e delle nostre battaglie di piazza, e dovrà essere erogata proprio dopo l’approvazione del contratto in discussione.
E’ evidente che le norme in itinere devono trovare riscontro nella concretezza e nel pragmatismo di una trattativa contrattuale con l’Aran che fin ora ha viaggiato decisamente con il freno a mano.
E’ il momento di acuire il confronto tra le parti. E’ necessario dare un impulso alle trattative.
E’ tempo, pertanto di avvantaggiarsi, mettendo sul tavolo del confronto importanti tematiche , come l’ordinamento professionale, lo sblocco della mobilità sino ad oggi solo accennato, materie complesse, che certamente richiederanno tempi di discussione non brevi.
Le risorse aggiuntive, con quelle già stanziate per il rinnovo del contratto, possono risultare decisive per il percorso di valorizzazione degli infermieri e degli altri professionisti della salute.
E’ troppo tempo che attendiamo che l’elevata professionalità degli infermieri italiani sia finalmente equiparata, dal punto di vista economico, ai colleghi europei. Siamo stanchi di vederci portare via colleghi preparatissimi, verso Paesi esteri che offrono stipendi che per noi sono ancora oggi pura utopia.
Ora la parola è nelle mani delle successive negoziazioni. Gli infermieri e le altre professioni sanitarie meritano una svolta e ora ci sono le condizioni per ottenerla, per arrivare fino in fondo», chiosa De Palma determinato.
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