Le due deputate pentastellate sottolineano in una nota come l’efficienza del Ssn debba cominciare da una “giusta retribuzione” per chi è stato “colonna della nostra sanità nei momenti più difficili della pandemia”.
“L’attuale situazione del personale sanitario, in particolare quello infermieristico, è drammatica sotto il profilo della carenza e della valorizzazione economica. Per questo è molto positivo che il Governo, grazie a un nostro ordine del giorno al Decreto sull’obbligo vaccinale, si sia impegnato a valutare l’opportunità di riconoscere nuove risorse e indennità”. Così, in una nota, Gilda Sportiello, capogruppo del Movimento 5 Stelle in commissione Affari sociali, e Stefania Mammì, deputata M5S.
“Il personale sanitario – continuano Sportiello e Mammì – ha rappresentato un rilevante baluardo a difesa della salute pubblica. E’ stato la colonna della nostra sanità nei momenti più difficili della pandemia, riuscendo sempre ad assicurare cure e assistenza. Penso, ad esempio, ai nostri infermieri, pochi rispetto al fabbisogno e tra i meno pagati d’Europa, che ancora sono in attesa dell’indennità prevista dalla Legge di Bilancio 2021, legata al rinnovo contrattuale“.
E ancora: “In questo senso, come Movimento 5 Stelle, ci siamo impegnati con diversi emendamenti volti a sbloccare le risorse legate all’indennità. Siamo convinti che, se vogliamo migliorare l’efficienza del nostro Sistema sanitario, dobbiamo partire dalla dignità del lavoro e dalla giusta retribuzione”.
Redazione Nurse Times
- Digiuno per Gaza, Omceo Firenze: “Non si può restare in silenzio davanti alla tragedia di un popolo”
- Cgil, Cisl e Uil: “Urgente adeguare le tariffe del Contratto cooperative sociali alle tabelle ministeriali”
- Opi Bari: “Solidarietà agli operatori sanitari coinvolti nel grave incidente stradale del 27 luglio”
- Bambini, come proteggerli dai pericoli reali: i consigli dei neuropsichiatri infantili di Sinpia per farli crescere in autonomia
- Obesità: dimagrire con una “gastroscopia” speciale, mettendo a tacere l’ormone della fame. L’esperienza pionieristica del Policlinico Gemelli
Lascia un commento