Gli infermieri bolognesi, sempre più spesso vittime di aggressioni in corsia e maltrattamenti, avranno un arma in più a disposizione per tutelare la loro incolumità.
Si tratta di un vero e proprio gilet anti-aggressione, che dovranno indossare durante il turno di lavoro. Il dispositivo verrà sperimentato per almeno tre mesi a partire da aprile al policlinico Sant’Orsola e tra gli operatori dell’Ausl.
Si tratta di un modello progettato per i runner che si allenano di notte in luoghi isolati, successivamente adattato dalla società D-Air lab e dai professionisti delle due aziende per le esigenze dei professionisti della salute costantemente vittime di violenze. Il gilet è in grado di emettere un potente allarme sonoro, invia telefonate automatiche e sms alla vigilanza e alle forze dell’ordine segnalando la posizione del malcapitato grazie al gps.
Si attiva anche automaticamente in caso di caduta a terra, di malore o perdita di coscienza . Il Policlinico lo userà per il personale del servizio dialisi, di anatomia patologica, di psichiatria, di anestesia e rianimazione, costretto a spostarsi anche di notte tra i padiglioni dell’ospedale. L’Ausl, invece, sperimenterà il gilet con gli operatori del 118, del Dipartimento di Salute mentale e dipendenze patologiche e con i medici di continuità assistenziale.
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