Si è tenuto ieri 28 aprile l’ennesimo incontro in Aran sul rinnovo del contratto per il comparto sanitario. Questo il punto di vista della Fials.
Il nuovo incontro con Aran ha posto le condizioni per chiudere la trattativa sul rinnovo del Ccnl Sanità in tempi brevi, con successive calendarizzazioni nel mese di maggio (il 6, 11 e 17) a cui faranno seguito la stipula e la firma conclusiva della preintesa.
Secondo il Presidente dell’Aran, Antonio Naddeo, queste previsioni sono possibili grazie all’Atto di indirizzo del Comitato di Settore Regioni Sanità con lo sblocco del salario accessorio e il nuovo ordinamento professionale.
Nel corso della trattativa, in relazione ad alcuni articoli del contratto, Fials ha posto considerazioni di carattere generale relative ai fondi contrattuali, chiedendo tre specifici fondi: fondo condizioni di lavoro, fondo premialità e fondo incarichi.
In merito alla progressione economica all’interno dell’area – differenziali economici di professionalità – (ex passaggio di fascia) abbiamo chiesto che il numero dei differenziali per l’Area delle Professioni della Salute e dei Funzionari sia complessivamente di 8 e non di 7 e che per tutti gli operatori ci sia la possibilità che tali progressioni economiche avvengano dopo 2 anni dal beneficio dell’ultima fascia e non dopo 5 anni come proposto invece dall’Aran.
Fials ha inoltre proposto 3 criteri specifici per definire la graduatoria per i passaggi dei differenziali economici: un 40% in base alla valutazione (schede di valutazione individuale ultimi 3 anni), un 40% in base all’esperienza professionale maturata (anzianità di servizio) e un 20% costituito da ulteriori criteri da definire nel Contratto Integrativo Aziendale. Nella proposta abbiamo specificato che riteniamo opportuno eliminare la proposizione dell’Aran secondo cui in nessun caso la graduatoria può essere utilizzata negli anni successivi.
“Abbiamo valutato positivamente la revisione dell’istituto del Lavoro Straordinario – dichiara Giuseppe Carbone, Segretario Nazionale Fials – soprattutto perché è stata accettata la nostra richiesta di mantenere il sistema dell’algoritmo attuale della corresponsione”.
Ancora una volta abbiamo chiesto che per il personale della ricerca sia prevista l’estensione a tempo determinato, l’aspettativa non retribuita come per tutto il personale a tempo indeterminato del comparto sanità e la possibilità di ricoprire incarichi di organizzazione oltre all’incarico di posizione.
“Abbiamo chiesto – conclude Carbone – che le ulteriori risorse economiche, di cui al nuovo Atto di indirizzo del Comitato di Settore, vengano investite per aumentare ulteriormente il valore annuo dei differenziali stipendiali (ex fasce) ed infine di permettere la progressione di carriera a tutti gli operatori e professionisti, anche senza il titolo di studio, come previsto dalla recente legge, per il passaggio dalla propria area all’area superiore”.
Redazione Nurse Times
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