Il sole non è nemico della pelle, ma l’esposizione durante l’estate deve essere responsabile.
Con il caldo e l’estate e si ripropone come ogni anno il problema dell’esposizione sicura ai raggi solari. Se da un lato il sole rappresenta un importante alleato della nostra salute perché favorisce la produzione di vitamina D, dall’altro può risultare un nemico per la nostra pelle quando ci si espone senza la giusta consapevolezza.
Per questo motivo, con l’inizio della stagione estiva, la Lega Italiana per la lotta contro i tumori (Lilt) promuove una campagna di informazione e sensibilizzazione, con visite gratuite in tutto il Paese presso i suoi ambulatori e con l’obiettivo di alzare il livello di guardia e diffondere suggerimenti utili per un’adeguata protezione dal sole, fondamentale per prevenire tumori cutanei e melanomi.
Il melanoma occupa il secondo posto per mortalità da tumore nei giovani tra i 30 e 45 anni, e i tumori cutanei sono in costante aumento sia per l’incremento dell’età media, sia per l’errata abitudine all’esposizione al sole, soprattutto in determinate ore, nonchè per il ricorso alle lampade per l’abbronzatura artificiale. Le scottature da sole su pelle delicata e chiara, come quella dei bambini, sono inoltre una delle cause più frequenti di melanoma.
L’entità del danno post-esposizione solare è determinata da due fattori principali: l’intensità del sole e il fototipo. Per proteggersi da questi rischi è fondamentale evitare l’esposizione nelle ore centrali della giornata (11-15), ma anche utilizzare creme con fattore di protezione da scegliere in base al proprio tipo di pelle, dopo aver consultato il medico.
Dal recente studio “La prevenzione dei tumori cutanei: il modello Lilt”, diretto da Damiano Abeni, (epidemiologo dell’Istituto Dermopatico Immacolata di Roma) e Mario Cristofolini (dermatologo di Trento), emerge che la maggior parte degli intervistati (77%) è a conoscenza degli effetti dannosi del sole. Ma solo il 30% sa che per proteggersi dai raggi solari non sono sufficienti le creme, e che nelle ore in cui il sole è più alto lo schermo migliore lo offrono indumenti chiari e accessori come magliette, cappelli e occhiali. Un’accortezza che si rivela fondamentale per evitare ustioni e insolazioni, soprattutto nei bambini.
Poiché i tumori della pelle sono facilmente visibili, l’esame della pelle diventa fondamentale per identificare precocemente i tumori. “E’ fondamentale insegnare a tutti un corretto autoesame della pelle per individuare tempestivamente eventuali lesioni sospette, da sottoporre al proprio medico o allo specialista”, sottolinea il presidente della Lilt, Francesco Schittulli, che aggiunge: “Per tenere lontano il cancro, il sole va sempre preso con moderazione e buon senso. Un comportamento che va di pari passo con una sana alimentazione, l’astensione dal fumo e una regolare attività fisica. Anche la diagnosi precoce in questi casi è fondamentale: tutti dovrebbero controllare con regolarità la propria pelle e i nei in particolare, sottoponendosi anche a visite periodiche di controllo dal proprio medico-dermatologo, specialmente se si è soggetti particolarmente a rischio”.
Quelle che sulla pelle vediamo come macchie o imperfezioni, anche grandi e rilevate, sono in realtà lesioni, in maggior parte benigne, come i nei o nevi. Meno frequentemente queste lesioni hanno natura maligna. Ci sono una serie di segnali che è bene tenere a mente. La famosa regola ABCDE si riferisce all’analisi visiva dei nevi ed è un prezioso strumento per rilevare i primi campanelli di allarme: A si riferisce all’asimmetria; B ai bordi irregolari; C al colore policromo, D alle dimensione maggiori di 6 mm; E all’evoluzione o modificazioni nel tempo.
Nell’infanzia e nell’adolescenza possono comparire molteplici tipi di nevi e, sebbene molto raramente, anche i melanomi, la cui frequenza durante l’adolescenza (12-16 anni) è tuttavia dieci volte maggiore che nell’infanzia (5-9 anni). La familiarità con un evento di questo tipo rappresenta un importante fattore di rischio. A oggi non sono presenti linee guida nazionali per lo screening dei nevi nei bambini, e questo comporta molta confusione e talvolta preoccupazione nei genitori.
Martedì 5 luglio si svolgerà la giornata dedicata a visite dermatologiche gratuite per bambini e ragazzi in età puberale (dai 12 ai 16 anni). Esistono nevi pericolosi in età pediatrica? È normale che con la crescita i nevi aumentino di numero e dimensioni? Da quale età e con che frequenza è necessario fare visite dermatologiche? Questi alcuni dei quesiti a cui si cercherà di dare una risposta. Durate la visita il dermatologo effettuerà l’analisi dei nevi, fornendo anche suggerimenti al genitore sul percorso di prevenzione più indicato.
Redazione Nurse Times
Fonte: Rai News
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