Il tumore al pancreas alla fine se l’è portato via.
Un calvario iniziato nel 2017, poi, dopo una parentesi felice, la ricaduta e l’aggravarsi della sua condizione negli ultimi mesi del 2022.
Vialli, subito dopo aver scoperto il tumore, si era sottoposto ad un intervento chirurgico, un primo ciclo di chemioterapia durato nove mesi e un secondo di otto mesi, che lo ha debilitato molto. In quel periodo indossava un maglione sotto la camicia per non sembrare troppo magro.
Nel 2020 Gianluca Vialli ha vissuto un periodo di serenità dopo aver ricevuto una buona notizia: non c’erano più segni della malattia.
“È stata molto, molto dura – ha raccontato Vialli – anche per un tipo tosto come me. Sono felice, anche se lo dico sottovoce Può sembrare strano, ma in questo momento mi sento più fortunato rispetto a tanti altri”.
E ha aggiunto:
“Vorrei che la famosa frase: ‘Quello che conta è la salute’ diventasse davvero centrale. Vorrei che non accettassimo più nessun taglio alla sanità pubblica, che non crollassero più i ponti e che la sicurezza delle persone diventasse prioritaria. Vorrei che ci ribellassimo a queste città piene di smog che uccide”.
Vialli ha così potuto partecipare agli Europei 2021 come capo delegazione della nazionale italiana. Protagonista del bellissimo abbraccio con il suo amico fraterno Roberto Mancini il giorno della vittoria finale a Wembley.
Il tumore riprende a preoccupare
L’annuncio arriva nel dicembre del 2021, durante la presentazione del libro Gianluca gonfia la rete scritto da Matteo Bonetti e a lui dedicato, di cui una parte del ricavato è andato in beneficienza alla Fondazione Vialli.
“Sto abbastanza bene. Non ho ancora completato il viaggio e l’ospite indesiderato è sempre con come. A volte è più presente, altre meno. Diciamo che adesso sono in manutenzione… Si va avanti e spero possiate sopportarmi per molti anni”. Purtroppo ha resistito solo un altro anno, fino a dicembre 2022. L’ultima foto su Instagram l’ha pubblicata a settembre 2022, uno scatto con Roberto Mancini e con Gabriel Omar Batistuta.
Vialli è stato per molti un esempio da seguire, dentro e fuori dei campi sportivi, ha sempre affrontato la malattia a testa alta….addio Gianluca!
Redazione NurseTimes
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