I nosocomi interessati sono due complessi Mount Sinai e il Montefiore Medical Center. Turni di lavoro massacranti per la carenza di personale, stipendi troppo bassi e copertura assicurativa insufficiente tra i motivi della sollevazione.
In caso di fallimento delle trattative last-minute, gli infermieri di tre nosocomi di New York potrebbero inscenare oggi uno dei più grandi scioperi della categoria che la Grande Mela ricordi. Si tratta dei due ospedali Mount Sinai e del Montefiore Medical Center. Tra i motivi della sollevazione spicca la cronica carenza di personale, che costringe quello esistente a lavorare su turni massacranti. I sindacati chiedono inoltre una migliore copertura assicurativa e aumenti salariali per contrastare gli effetti dell’inflazione.
“Stiamo esortando i tre ospedali a tornare al tavolo delle trattative, a negoziare in buona fede e a fornire rapporti sicuri tra pazienti e infermieri”, ha dichiarato Nancy Hagans, presidente dell’Associazione degli infermieri dello Stato di New York, aggiungendo che il Mount Sinai, in particolare, sta “instillando paura” nel personale infermieristico, costringendolo a occuparsi di un numero doppio di pazienti rispetto a quello normale.
E proprio i complessi gestiti da Mount Sinai avrebbero già iniziato a dirottare le ambulanze e a rinviare alcuni ricoveri non urgenti, spostando alcuni pazienti – tra cui diversi neonati dell’Unità di Cure critiche neonatali – in altre strutture mediche non coinvolte nelle manifestazioni. Hanno invece deciso di raggiungere un accordo (provvisorio) in extremis, accordando aumenti salariali, il New York-Presbyterian Hospital e altri ospedali newyorkesi, tra cui il Maimonides Medical Center, il Richmond University Medical Center, il Flushing Hospital Medical Center, il Bronx Care e il Brooklyn Hospital Center.
Redazione Nurse Times
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