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Montagna: le 10 regole per una vacanza in sicurezza

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Montagna: le 10 regole per una vacanza in sicurezza
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Da Società di medicina di montagna e la Società di medicina dei viaggi un decalogo per chi sceglie una vacanza in montagna.

Quando si progetta una vacanza in montagna è importante consultare il medico se si soffre di malattie croniche come il diabete e ricordare le regole per proteggersi dal rischio fulmini, sempre in agguato in alta quota. La Società di medicina di montagna e la Società di medicina dei viaggi hanno messo a punto un decalogo per proteggere anche anziani, bambini e animali.

Di seguito le dieci regole per chi sceglie una vacanza in montagna.

1) Bambini – Non salire o scendere velocemente con bambini nel primo anno di vita da quote superiori ai 1.600 metri. Coprirli con cappello con visiera e scarpe chiuse; non dimenticare un repellente per insetti e zecche, salviettine e acqua.

2) Sole e colpi di calore – In montagna bisogna indossare occhiali e protezione con crema 50+ prima di partire e rinnovarla durante la giornata. Usare cappello o bandana che coprano anche le orecchie ed il collo. Evitare lunghe camminate sotto il sole e partire presto al mattino. Bere ogni 30-60 minuti e scegliere un itinerario ombreggiato e ventilato.

3) Malattie croniche – Chi soffre di malattie come ipertensione, broncopneumopatia, diabete, pregresso infarto, può trarre benefici dalla montagna, ma è importante incontrare il medico prima di partire e valutare le attività in base alla condizioni.

4) Nutrizione – Fare soste ad ogni ora circa, con snack salati, datteri, fichi secchi, albicocche disidratate, così come la frutta secca, oppure le barrette. Per la pausa pranzo scegliere cibi ad alto potere calorico e basso peso, basati sul mix fra carboidrati associati anche ad una piccola quota proteica, per evitare i cali glicemici.

5) Anziani – Gli over 65 hanno una minore capacità di adattamento all’ambiente. Importante è un consulto medico per conoscere se l’eventuale terapia può condizionare l’attività in montagna.

6) Pericoli ambientali – La montagna è terreno sconnesso e spesso scivoloso, quindi in escursione bisogna prestare sempre attenzione quando camminiamo, specie in discesa e se piove. Mai abbandonare il sentiero segnalato, evitare le scorciatoie. Nelle ore pomeridiane, i temporali sono spesso accompagnati da fulmini: in tal caso cercare al più presto un bivacco o rifugio, ricordando che le grotte e gli alberi non sono un luogo sicuro e, soprattutto, tenersi lontano da materiale metallico come ombrelli, bastoncini e vie ferrate.

7) Abbigliamento – Deve essere comodo ma specifico per la montagna. Le scarpe devono avere suola scolpita (scarponcino da trekking); giacca in goretex anti vento e anti pioggia; indumenti ‘a cipolla’, con più strati leggeri per il tronco; cappello in pile e berretto da sole, bastoncini per camminare.

8) Vaccinazioni – Consultare il medico o la Asl di riferimento per verificare di essere in regola con le vaccinazioni antitetano-difterite-pertosse ogni dieci anni.

9) Meteo – Anche d’estate, al di sopra dei 2500 potresti essere sorpreso da una gelata mattutina o da una nevicata nel corso di un temporale. Consulta sempre il bollettino meteo il giorno precedente incluse le previsioni del vento.

10) Animali – Chi porta cani in montagna deve proteggerlo contro le zecche tramite repellente ed essere in regola con le vaccinazioni, sia di routine che raccomandate per la zona specifica, facendole con il dovuto anticipo per essere protetti.

Redazione Nurse Times

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