Una donna su quattro accusa l’insorgenza di fibrillazione atriale dopo la menopausa. È il risultato di uno studio pubblicato sul Journal of the American Heart Association da un team del Santa Clara Valley Medical Center di San Jose, in California.
Il ritmo irregolare del battito cardiaco può provocare coaguli di sangue, ictus, insufficienza cardiaca o altre complicazioni cardiovascolari. Gli scienziati hanno analizzato i dati di oltre 83mila questionari relativi a donne di età compresa fra 50 e 79 anni della Women’s Health Initiative. Alle partecipanti sono state poste domande sugli eventi stressanti della vita, sulle loro relazioni sociali e sulla tendenza o meno a soffrire di insonnia. È emerso che circa il 25% delle donne ha sviluppato fibrillazione atriale.
Per ogni punto aggiuntivo sulla scala dell’insonnia, esisteva una probabilità maggiore del 4% di sviluppare fibrillazione atriale. In maniera speculare, per ogni punto aggiuntivo sulla scala degli eventi stressanti della vita si registrava una probabilità maggiore del 2% di andarvi incontro.
“Nella mia pratica cardiologica generale – spiega l’autrice principale dello studio Susan X. Zhao, cardiologa e coordinatrice dello studio – vedo molte donne in menopausa, con una salute fisica perfetta, lottare con scarso sonno e sentimenti o esperienze emotive psicologiche negative, che ora sappiamo capaci di metterle a rischio di sviluppare fibrillazione atriale. Credo fermamente che, oltre all’età, ai fattori genetici e ad altri fattori di rischio legati alla salute del cuore, l’aspetto psico-sociale sia il pezzo mancante del puzzle della genesi della fibrillazione atriale”.
Redazione Nurse Times
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