Cisl Fp Firenze-Prato rende nota quanto accaduto a Prato, in un servizio sociosanitario alla persona sul territorio: l’Asl Toscana Centro ha dovuta mettere a disposizione il proprio personale per rimpiazzare un operatore assente. “Non tocca alla cooperativa che ha in gestione l’appalto intervenire con una sostituzione?”, chiede Massimo Cataldo, segretario del sindacato.
Nei giorni scorsi, a Prato, l’operatore di una cooperativa in appalto non si è presentato al lavoro per via di un contrattempo. Per sostiruirlo è dovuta intervenire l’Asl Toscana Centro, mettendo a disposizione il proprio personale. Lo rende noto Cisl Fp Firenze-Prato, senza specificare dove si sia verificato l’episodio e indicando solo un servizio sociosanitario alla persona sul territorio, quindi non in ambito ospedaliero.
Una vicenda che riaccende il dibattito sull’opportunità di esternalizzare i servizi sanitari.
“Poco prima dell’estate – spiega Massimo Cataldo (foto), segretario di Cisl Fp Firenze-Prato con delega alla Sanità – tra Regione Toscana e organizzazioni sindacali è stato siglato un accordo che prevedeva proprio la reinternalizzazione dei servizi. Noi vogliamo il rispetto di tale accordo. Solo così avremo standard adeguati alla richiesta e potremo garantire la qualità di cui l’utenza necessita, senza dover tappare i buchi lasciati scoperti da coloro che, vincendo le gare di appalto, non sono poi in grado di mantenere il servizio qualora un proprio operatore si assentasse per un qualunque motivo. Esattamente come è accaduto a Prato”.
Prosegue Cataldo: “Il problema non è l’intervento del personale Asl. La questione torna al punto di partenza: le esternalizzazioni (al miglior offerente) sono davvero un beneficio? Ci rendiamo conto che, come in questo caso, se devo trovare qualcuno che si reca a tappare un buco scoperto, ciò significa che si genera ritardo o disservizio su qualche altro intervento? In questo caso non sarebbe dovuta intervenire con una sostituzione la cooperativa che ha in gestione l’appalto? Solo con un servizio veramente pubblico si potrà avere un servizio qualitativamente e professionalmente superiore”.
Redazione Nurse Times
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