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Pericolo di infarto e ictus: farmaci per il raffreddore sotto accusa dell’agenzia francese

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Con l’arrivo della stagione fredda, l’uso comune di farmaci contenenti pseudoefedrina per la congestione nasale ha sollevato nuove preoccupazioni da parte dell’Agenzia nazionale per la sicurezza dei medicinali e dei prodotti sanitari (Ansm) francese.

Questi farmaci, spesso assunti senza prescrizione medica per affrontare raffreddori, influenza o allergie, potrebbero esporre a gravi rischi di salute.

L’Ansm ha rilasciato un avvertimento rinnovato, sottolineando i potenziali rischi associati all’uso di farmaci contenenti pseudoefedrina. La molecola potrebbe aumentare il rischio di “infarti del miocardio e ictus”. Inoltre, è stata evidenziata la comparsa di casi rari ma gravi di sindromi cerebrali dopo l’assunzione di vasocostrittori orali contenenti pseudoefedrina, che potrebbero causare complicazioni gravi e persino pericolose per la vita.

Sebbene si tratti di rischi rari, con solo 307 casi gravi riportati tra il 2012 e il 2018, l’Ansm sta puntando sull’importanza della prudenza e della consapevolezza riguardo all’uso di tali farmaci. In Francia, le autorità hanno già adottato misure restrittive per limitare la vendita di questi prodotti, vietando la loro pubblicità e potenzialmente attuando ulteriori restrizioni per garantire la sicurezza dei pazienti.

L’Agenzia sottolinea che la maggior parte dei comuni raffreddori guarisce entro 10 giorni senza necessità di farmaci.

Tuttavia, per coloro che trovano i sintomi insopportabili, si consiglia di considerare alternative come soluzioni di lavaggio nasale, bere molta acqua, riposare con la testa sollevata e seguire un’alimentazione appropriata.

Inoltre, l’Ansm raccomanda vivamente di consultare un farmacista prima di assumere tali farmaci, rispettare scrupolosamente il dosaggio e non superare i 5 giorni di trattamento. È importante sottolineare che i vasocostrittori contenenti pseudoefedrina non devono essere usati nei bambini sotto i 15 anni o durante la gravidanza e l’allattamento.

Infine, l’Agenzia mette in guardia sulle possibili manifestazioni indicative di un infarto del miocardio o di un’ischemia cerebrale, incoraggiando a prestare attenzione e ad essere cauti, poiché la prudenza rimane la migliore garanzia di sicurezza durante il trattamento dei comuni disturbi respiratori.

Redazione Nurse Times

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