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Salerno, la denuncia di un oss: “Pazienti legati, sporchi e senza cibo in Pronto soccorso”

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Salerno, la denuncia di un oss: "Pazienti legati, sporchi e senza cibo in Pronto soccorso"
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Clamore per la denuncia di un oss, con tanto di immagini, nel corso della trasmissione Piazza Pulita. La replica dell’ospedale Ruggi: “Contenzione fisica solo in casi eccezionali”.

Pazienti legati ai letti, con pannoloni non cambiati da giorni e “senza che nessuno gli dia da bere e da mangiare”. Anziani, soprattutto, stipati negli spazi del Pronto soccorso dell’ospedale Ruggi di Salerno e non assistiti. Alcuni filmati che documentano questo scempio, realizzati da un operatore socio-sanitario (oss), sono stati trasmessi durante la trasmissione Piazza Pulita, su La7, e hanno destato parecchio scalpore.

Nella sua testimonianza anonima l’oss ha sottolineato la mancanza di personale e ha riferiro: “I pazienti in Pronto soccorso sono talmente tanti che scappano fuori senza pantaloni, con il catetere vescicale inserito. Bisogna assumere personale. Bisogna che la smettano di fare straordinari su straordinari. Gli infermieri sono stremati. Ci sono 120 persone, tutte buttate nei corridoi, in attesa di reparto. E intanto continuano a ridurre i posti letto”.

Le immagini girate dall’oss mostrano anziani che chiedono qualcosa per far passare il dolore. Ce n’è uno che deve andare in bagno da ore, ma nessuno lo aiuta. E poi ce n’è uno in codice rosso legato alla barella, un paziente oncologico, e un altro malato di Covid, rimasto con il pannolone sporco addosso per un’intera giornata.

La risposta dell’ospedale Ruggi è giunta attraverso un comunicato che recita: “In riferimento al servizio televisivo che ha interessato il Pronto soccorso di Salerno, trasmesso nel corso del programma Piazza Pulita, in onda su La7, appare opportuno rappresentare che l’Azienda Ospedaliero Universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona comprende quattro Pronto soccorso, che complessivamente registrano circa 110mila accessi annui (70mila nel solo presidio di via San Leonardo), con condizioni di sovraffollamento (fenomeno comune ai grandi ospedali italiani) che richiedono particolare impegno da parte degli operatori, sia dirigenti che di comparto, nonché l’adozione di molteplici iniziative e provvedimenti tesi a garantire la continuità e funzionalità del servizio e a contrastare le difficoltà operative”.

Quanto ai pazienti legati, nello stesso comunicato l’Azienda ha spiegato: “La contenzione fisica è un evento estremamente raro al Pronto soccorso, ed è prevista in situazioni eccezionali e di reale pericolo per il paziente, al fine di evitare atti di autolesionismo, prevenire rischi di cadute. Viene attuata per i tempi strettamente necessari e sempre a tutela del paziente, per salvaguardare l’integrità fisica e l’incolumità dello stesso e di coloro che ne vengano strettamente a contatto”.

Redazione Nurse Times

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