TRENTO – Dal prossimo anno accademico anche a Trento sarà possibile laurearsi in Scienze infermieristiche e ostetriche.
Ad esprimere soddisfazione per l’avvio della laurea magistrale è l’Opi della Provincia di Trento che ha fortemente sostenuto questo obiettivo. “La nuova Laurea magistrale – si legge in un comunicato dell’Opi di Trento – permetterà di formare infermieri con elevate competenze per affrontare le emergenti e future sfide della sanità in una società che cambia e per rispondere con efficacia ai bisogni socio-sanitari dei cittadini e alla complessità del sistema sanitario”.
L’indirizzo del corso, in cure primarie e di comunità, è innovativo a livello nazionale e “va sicuramente nella giusta direzione – sottolinea il presidente dell’Opi di Trento, Daniel Pedrotti -: formare infermieri con competenze specialistiche clinico-assistenziali per gestire problemi di salute complessi, con una forte propensione alla promozione della salute e all’autocura della persona con malattia cronica, oltre che con competenze formative e di management per essere leader dei percorsi di presa in carico ad alta interprofessionalità della persona e della famiglia e nei processi di cambiamento ed innovazione per mantenere standard assistenziali di eccellenza”.
L’attivazione della laurea magistrale in Scienze infermieristiche e ostetriche è anche il segno tangibile del continuo investimento da parte della Provincia Autonoma di Trento, dell’Università degli Studi di Verona e dell’APSS nella formazione universitaria degli infermieri e delle professioni sanitarie.
“Aumentare il numero di infermieri laureati magistrali è sicuramente un investimento in un’ottica di sicurezza ed eccellenza delle cure” aggiunge il presidente Pedrotti.
Il Trentino, con l’attivazione della Laurea Magistrale in Scienze infermieristiche ed Ostetriche ad indirizzo in cure primarie e di comunità, si conferma ancora una volta Provincia in grado di formare e mettere sul campo ottimi professionisti infermieri, sottolinea anche il presidenti di Opi Trento.
“L’auspicio e allo stesso tempo l’appello dell’Ordine alla Provincia – conclude Pedrotti – è di continuare ad investire con convinzione nella formazione universitaria e continua delle professioni sanitarie e di sostenere l’attivazione di percorsi di sviluppo professionale e di carriera che valorizzino le competenze degli infermieri, anche al fine di rendere maggiormente attrattiva la professione”.
Redazione Nurse Times
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