Home NT News La capsula per il suicidio assistito riceve l’ok della Svizzera. Uccide in modo indolore, azzerando i livelli di ossigeno
NT News

La capsula per il suicidio assistito riceve l’ok della Svizzera. Uccide in modo indolore, azzerando i livelli di ossigeno

Condividi
1
Condividi

La capsula per il sucidio assistito ‘Sarco’ ha ricevuto l’Ok della Svizzera. Si aziona dall’interno e uccide il paziente riducendo rapidamente i livelli di ossigeno

Il Governo della Svizzera dà l’ok alla capsula per il suicidio assistito ‘Sarco’. Potrà venire utilizzata dai pazienti che intendono sottoporsi, volontariamente, ad eutanasia – ricevendo una morte indolore e dignitosa. La capsula Sarco viene prodotta dalla Exit, un’organizzazione non profit con sede in Australia.

La capsula, che è facilmente trasportabile, potrà essere installata nelle cliniche autorizzate che già oggi forniscono il servizio di suicidio assistito. Sarco è prodotta con la tecnica della stampa in 3D.

Una volta che la procedura viene azionata, la capsula si riempie rapidamente di azoto, portando il livello di ossigeno all’1% in appena 30 secondi. “Il paziente potrebbe sentirsi lievemente disorientato ed euforico, prima di perdere conoscenza e poi morire per ipossia e ipocapnia”, spiega l’inventore della capsula, Philip Nitshke. “Il processo è completamente indolore, il paziente non prova né panico, né senso di asfissia”. Il rilascio dell’azoto viene attivato direttamente dall’interno.

Dalla perdita dei sensi alla morte vera e propria del paziente passano dai 5 ai 10 minuti.

In Svizzera il suicidio assistito è legale. Ogni anno la pratica viene richiesta da centinaia di residenti. Molte persone si rivolgono alle cliniche svizzere venendo dall’estero. Il suicidio assistito viene richiesto soprattutto dai malati terminali e, in generale, da chi soffre di condizioni estremamente debilitanti e irreversibili.

In Italia si era discusso a lungo del caso di DJ Fabo, nome d’arte Fabiano Antoniani, uomo tetraplegico che nel 2017 aveva scelto di ricevere il suicidio assistito in Svizzera. La storia era poi stata al centro di un importante processo che vedeva imputato il tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni Marco Cappato, che aveva accompagnato Antoniani in Svizzera.

Condividi

Lascia un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli Correlati
Avvisi PubbliciBasilicataLavoroNT NewsRegionali

Asp Potenza: avviso pubblico per eventuale assunzione di infermieri

L’Asp Potenza ha indetto un avviso pubblico, per soli titoli, finalizzato all’eventuale...

CittadinoNT NewsOncologia

Cancro, nuovo esame del sangue facilita la diagnosi precoce

Un team di ricercatori dell’Università di Oxford ha presentato un nuovo esame del...

Manovra sanità, De Palma (Nursing Up): "Non vogliamo pensare che agli infermieri arrivino solo le briciole"
NT News

Rinnovo Contratto Sanità 2022-2024, Nursing Up: “Non firmare? Per noi una scelta di coerenza e coraggio”

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa del sindacato Nursing Up. Il sindacato...

NT NewsO.S.S.RegionaliVeneto

Gettonisti: fenomeno in crescita anche tra gli oss

Dopo il boom di medici e infermieri a gettone, esploso in particolare...