“Lo scorso anno, in Italia, sono stati 14.448 gli accessi di donne in pronto soccorso con indicazione di violenza, con un aumento del 13% rispetto al 2021. In Italia si stima che circa l’8,6 % delle donne vittime di violenza che si rivolge al pronto soccorso accede più di una volta”. Così il ministro della Salute, Orazio Schillaci, citando i dati del Sistema Emur per il monitoraggio dell’assistenza in emergenza-urgenza nel corso dell’evento di celebrazione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne (25 novembre).
“Il pronto soccorso è il luogo dove è possibile intercettare la vittima di violenza, perché è qui che si cerca il primo intervento sanitario – ha detto Schillaci -. Oggi sappiamo che le forme più gravi di violenza contro le donne sono esercitate da partner o ex partner, parenti o amici. Per le donne vittime di violenza la rete di protezione è di fondamentale importanza. Come emerge dai dati Istat riferiti agli anni 2021 e 2022, prima di iniziare il percorso di uscita dalla violenza, il 40% delle donne si è rivolta ai parenti per cercare aiuto, il 30% alle forze dell’ordine, il 19,3% ha fatto ricorso al pronto soccorso e all’ospedale”.
Sempre Schillaci: “Quando si parla di violenza sulle donne non si può non pensare alle tante donne impegnate nelle professioni sanitarie e sociosanitarie che subiscono aggressioni verbali e fisiche. Sul totale delle aggressioni agli operatori sanitari circa il 70% riguarda proprio le donne”.
Redazione Nurse Times
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