Israele è uno dei paesi più avanti con la campagna vaccinale, essendo stato un territorio preso a “esperimento” globale per verificare l’efficacia dei vaccini. La campagna vaccinale aveva dato i suoi frutti, tant’è che già da tempo in Israele era venuto meno l’obbligo di indossare le mascherine anche al chiuso. Tuttavia, ultimamento si sono registrati oltre 100 nuovi contagi per due giorni consecutivi, con un’incidenza particolarmente alta fra i giovani non vaccinati. E il 70% delle infezioni sono determinate proprio dalla variante Delta.
Così, è arrivata la decisione del governo di Israele di rinviare al 1 agosto, anziché al 1 luglio come previsto, l’ingresso nel Paese dei turisti vaccinati. Inoltre, verrà reintrodotto l’uso obbligatorio delle mascherine al chiuso, una misura che era stata rimossa appena pochi giorni fa, lo scorso 15 giugno. Non si escludono anche ulteriori strette nell’applicazione delle quarantene e dei tamponi, fa sapere ilfattoquotidiano.it. In particolare, si pensa possa essere introdotta una multa da 1500 dollari per i genitori i cui figli violano l’isolamento.
Anche chi è guarito dal Covid o è stato completamente vaccinato deve sottoporsi a un periodo di quarantena dopo essere entrato in contatto con una persona positiva con “una variante positiva”.
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