Prime sanzioni disciplinari dopo il documento della Fnomceo
Dopo le dichiarazioni del ministro Lorenzin che aveva espresso questa estate parere favorevole in merito all’avvio di campagne shock sui danni per malattie infettive conseguenti alle mancate vaccinazioni, visti gli allarmanti dati sul calo delle vaccinazioni in Italia e la netta presa di posizione della Fnomceo contro i medici che le sconsigliano, sono seguite le prime azioni disciplinari contro i medici anti-vaccino
Sono infatti almeno due i procedimenti disciplinari aperti (Firenze e Treviso, con un terzo caso sotto esame a Venezia) contro medici che sconsigliano di vaccinare.
La procedura a seguito del varo di un documento da parte della Fnomceo (Federazione nazionale degli Ordini dei medici), in cui si affermava che i medici che sconsigliano i vaccini vanno incontro a misure disciplinari fino ad arrivare alla radiazione dall’albo.
Le dichiarazioni del segretario Luigi Conte “da quando siamo usciti con il nostro documento, abbiamo avuto riscontri positivi perché molti presidenti di Ordini provinciali hanno cominciato ad aprire procedure disciplinari. Penso, ad esempio, all’Ordine di Venezia e a quello di Treviso che si è espresso contro un noto cardiologo che si diletta a parlare anche di vaccini. Evidentemente qualcosa si sta muovendo in questa direzione, anche perché è chiaro che i medici devono entrare in comunicazione con i pazienti dando informazioni e spiegazioni, ma senza sconsigliare le vaccinazioni come alcuni fanno. Resta il fatto che esiste poi tutta una serie di situazioni intermedie che vanno valutate di volta in volta”.
La procedura è semplice: l’Ordine riceve la segnalazione e provvede alla valutazione di un procedimento disciplinare. “È chiaro che c’è una forte attenzione sulla questione – spiega ancora Conte – e tutti si stanno muovendo nella nostra direzione perché siamo sotto l’occhio di osservazione dell’Oms che reputa, ovviamente, troppo bassa la soglia di copertura vaccinale del nostro Paese”.
La presa di posizione del Codacons.
“L’associazione dei consumatori ha denunciato al Tar la Fnomceo, il ministero della Salute e l’Aifa – aggiunge Conte – chiedendo il ritiro del nostro documento che prevede le sanzioni ai medici che sconsigliano le vaccinazioni, sulla base del fatto che ogni medico deve fare le proprie scelte autonomamente. Stiamo, ovviamente, preparando una memoria giuridica e una conferenza stampa in cui spiegheremo i fatti. Ma che il Codacons si permetta il lusso di intervenire su una questione delicata come questa, mi pare veramente assurdo”.
Su questo argomento è importante segnalare la sentenza emessa dal Tribunale di Padova e destinata a costituire un precedente.
Il caso riguarda due genitori separati, in disaccordo tra loro sull’opportunità di sottoporre la figlia minorenne alla profilassi contro il papilloma virus (Hpv). I giudici hanno ordinato che alla ragazza debba essere somministrata la terapia a protezione della sua salute. È il primo pronunciamento in questo senso in Italia: un caso analogo era stato portato a luglio scorso davanti al tribunale di Modena ma non si era approdati a una decisione.
Giuseppe Papagni
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