I molti mesi trascorsi in prima linea a combattere il Covid-19 sono valsi molto più che una serie di applausi, sviolinate dal balcone o pizze in omaggio per gli infermieri di Bellinzona e dintorni.
Gli angeli della pandemia, dopo aver trascorso mesi bardati da scomode tute ed opprimenti dispositivi di protezione individuale, esponendosi al rischio biologico con umanità e professionalità, hanno avuto il premio che molti colleghi italiane ancora attendono da molto tempo.
La popolazione locale non si è limitata a manifestare la propria gratitudine con striscioni, proclami e regali. Sono stati migliaia gli abitanti ad elargire donazioni a favore dei professionisti della salute.
L’Ente ospedaliero cantonale (EOC) si è occupato della raccolta delle elargizioni, che hanno superato soglia 4.600.000 mila euro, dei quali 4.000.000 espressamente destinati ai collaboratori dell’ente.
Inizialmente, però, la direzione aveva ipotizzato l’esclusione di un “premio” in denaro, limitandosi a dire che i soldi sarebbero stati utilizzati «per iniziative a favore del personale con effetti benefici superiori rispetto a un premio finanziario». Ma, nel rispetto della volontà dei donatori (persone, enti, aziende e associazioni), il consiglio di amministrazione dell’Ente ha ora deciso che, con lo stipendio di dicembre, 4’424 collaboratori riceveranno una gratifica straordinaria di 500 franchi (circa 460 euro). Ne saranno esclusi i quadri superiori e tutte quelle funzioni con livelli retributivi analoghi.
Un concorso di idee è stato indetto dall’EOC per l’impiego degli ulteriori 2 milioni di franchi destinati al personale. Da questa iniziativa sono emersi tre progetti: la creazione di zone relax in ogni sede, la promozione di iniziative formative indirizzate al benessere a livello locale e il potenziamento degli asili nido e dei servizi di baby-sitting attraverso un progetto centrale. Idee che possano creare un ambiente di lavoro attento alle esigenze delle persone.
Il milione di franchi non destinato direttamente al personale – fa sapere ancora l’EOC – è stato utilizzato secondo quanto indicato espressamente dai donatori, in particolare per l’acquisto del materiale di protezione individuale aggiuntivo.
«Toccati da tanta generosità, i vertici dell’EOC esprimono un ringraziamento sincero e profondo. Fieri che gli ospedali abbiano sentito la vicinanza e il sostegno concreto della propria comunità proprio nel momento in cui ne hanno avuto più bisogno».
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