Il Governo apre alla possibilità di una correzione alla manovra di bilancio 2024 sul capitolo pensioni e sulla modifica del rendimento della quota contributiva prevista anche per la Cassa pensione sanitari. Ma la possibilità del maxi ementamento annunciata da Claudio Durigon non soddisfa Pierino Di Silverio, segretario nazionale di Anaao-Assomed.
“I tagli alle pensioni dei dipendenti pubblici inseriti in manovra? La norma inserita spinge i medici e andare in pensione subito. C’è la possibilità di correggerla, non ci saranno emendamenti, ma come Governo possiamo cercare, in qualche modo e a saldi invariati, di gestire questa situazione”. Così Claudio Durigon (foto), sottosegretario al Lavoro, a 24 Mattino su Radio 24.
“Se c’è la necessità per correggere alcune cose, faremo un maxi emendamento – ha aggiunto -. Come sempre accade se c’è qualche cosa da cambiare. Limare, sistemare norme, abbiamo fatto tante finanziarie e sappiamo che questo può avvenire”.
Sulla questione del taglio delle pensioni dei medici del Servizio sanitario nazionale è intervenuto anche il vicepresidente della Commissione Affari sociali della Camera, Luciano Ciocchetti (Fdi), che all’Adnkronos Salute ha detto: “Si lavora a una soluzione, perché non possiamo permetterci che altri medici vadano via. In più, i benefici di questo provvedimento si avrebbero solo tra molti anni. Sul problema c’è un’interlocuzione tra i ministeri della Salute, del Lavoro e la Ragioneria dello Stato. C’è la volontà di correggere e si potrebbe farlo con un maxi-emendamento, ma sappiamo anche che dovremo trovare le coperture che sono necessarie, perché ogni modifica dovrà essere fatto senza scostamenti di spesa. Sono però fiducioso”.
Ma la possibilità del maxi ementamento annunciata da Durigon non soddisfa Pierino Di Silverio, segretario nazionale di Anaao-Assomed, per il quale il ritiro dello stato di agitazione già proclamato e dell’annunciato sciopero dei medici del Servizio sanitario e dei dirigenti sanitari, “è possibile solo a fronte di un riconoscimento economico per i professionisti e del ritiro delle ‘norme killer’ sul taglio delle pensioni”. Per il sindacalista, “senza questi due elementi, non torneremo indietro”.
Sempre DI Silverio all’Adnkronos Salute: “Il maxi emendamento non può prescindere da un ulteriore finanziamento anche per il personale medico in ordinario. Risorse necessarie, che noi non vediamo. Quella sulle pensioni sarebbe sicuramente una correzione apprezzata di un abominio che in questo momento è presente. Purtroppo non basta per ridare la dignità e la speranza ai medici”.
E ancora: “Ci aspettiamo, quindi, oltre al ritiro dei tagli alle pensioni, un segnale economico che vada nella direzione del riconoscimento professionale dei dirigenti medici e sanitari. E’ quello che abbiamo sempre chiesto: un segnale, risorse. In manovra, invece, ci sono solo briciole per la sanità. Vogliono rendere davvero appetibile il lavoro dei medici nel servizio pubblico? Il Governo lo dimostri concretamente”.
Redazione Nurse Times
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