Simile la formazione, che però predilige l’esperienza sul campo rispetto alla teoria. In Svizzera lo stipendio di un oss si attesta mediamente sui 3.000 auro mensili.
Anche in Svizzera, come in Italia, la figura dell’operatore socio-sanitario (oss) è molto richiesta, ma è anche molto più attrattiva, viste le differenti mansioni e, di conseguenza, il maggiore stipendio percepito. Analogo, invece, l’iter formativo, basato su un corso triennale che prevede dapprima la formazione teorica e successivamente quella pratica, con tirocini all’interno di ospedali, case di cura o tramite servizio a domicilio.
E proprio nella predilezione per il tirocinio sta la principale differenza formativa rispetto al nostro Paese. Nel corso dell’esperienza sul capo, infatti, imparano ad assistere anziani e disabili, a somministrare farmaci, ma pure a fornire il corretto supporto psicologico ai pazienti. Va da sè che in Svizzera gli oss svolgono molte più mansioni, potendo affettuare ad esempio iniezioni, gestire le cure che riguardano il pre e il post-intervento e rilevare i parametri vitali.
Anche per questo motivo lo stipendio risulta ben più gratificante: praticamente doppio rispetto all’Italia. Infatti, se da noi la retribuzione media di un oss varia da 1.000 a 1.600 euro mensili, in Svizzera si attesta intorno ai 3.000 euro mensili, pur essendo suscettibile di variazioni in base alla regione e all’esperienza posseduta. Va detto, però, che la formazione di cui sopra è certamente più costosa.
Migliore stipendio a parte, chi decide di fare l’oss in Svizzera può contare anche su una serie di benefici che vanno da un’assicurazione sanitaria completa di ferie e permessi retribuiti, passando per buoni pasto e alloggi forniti direttamente dall’azienda per cui lavora.
Redazione Nurse Times
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