Approvata all’unanimità dal Consiglio regionale in Toscana, la mozione per implementare il modello assistenziale dell’infermiere di famiglia e comunità.
L’infermiere di comunità “deve superare la fase sperimentale, fino a divenire un percorso strutturato nei servizi, in un’ottica di omogeneità delle prestazioni in ambito territoriale” dice Nicola Ciolini (Pd), primo firmatario della mozione è
Oltre che da Ciolini, hanno sottoscritto la mozione Enrico Sostegni, Ilaria Giovannetti, Antonio Mazzeo, Ilaria Bugetti, Fiammetta Capirossi, Leonardo Marrase, Lucia De Robertisd el Pd, Serena Spinelli del gruppo Misto e Stefano Scaramelli di Italia Viva.
Nel testo, si legge su quotidiano sanità, accolti anche alcuni emendamenti. Tra cui, quello proposto da Stefano Scaramelli (Italia Viva), che introduce, a fianco della figura dell’infermiere, anche la figura del fisioterapista di comunità. “Ho sottoscritto la mozione proponendo questo emendamento – ha detto – perché la logica dell’atto è quella di migliorare l’offerta sanitaria territoriale e avvicinare le persone ai servizi territoriali, evitando gli accessi negli ospedali”.
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