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Sempre più giovani non sanno cosa sia l’HIV: educazione sanataria completamente assente nelle scuole

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La mancanza di informazioni sanitarie rivolte ai giovani in età scolastica ed agli adolescenti in generale rappresenta per molti un problema prioritario.

Le molte attenzioni rivolte ai giovani durante il periodo contraddistinto al boom delle infezioni da HIV non sembrano più essere presenti in molti istituti scolastici.

Difficilmente vengono trattate tematiche inerenti alla trasmissione delle malattia infettive ne tantomeno esiste uno spazio dedicato all’educazione sessuale agli adolescenti nelle scuole.

Con il fine di consapevolizzare un maggior numero di persone possibile, condivido la riflessione apparsa sulla pagina di Luigi Iannaccone.


Lavorare in ospedale significa anche assistere un giovane venuto per un malessere generale e scoprire che in realtà è sieropositivo. Come dirgli di aver contratto il virus HIV quando non conosce nemmeno cosa sia il virus dell’HIV.

Alla notizia ci ha guardato, dicendoci «Ma io non sono un drogato e nemmeno gray».

Due degli stereotipi più comuni a cui la gente pensa quando si parla di sieropositività.

Lui non solo non conosceva la reale pericolosità del virus, ma soprattutto non aveva la benché minima idea di come si contraesse. In molti pensano che l’HIV non esista più, e in altri che sanno che esiste, pensano sia qualcosa non degno di nota, qualcosa che una volta contratto può andar via con una normale medicina.

Diciotto anni compiuti da poco, eppure era all’oscuro di tutto. Questo fa capire quanto nelle scuole l’educazione sessuale sia di fondamentale importanza. Ma parlare di sesso tra i banchi, nella nostra società bigotta, sembra essere un sacrilegio.

«Se solo avessi usato il preservativo» ci ha detto sottovoce.

Eppure i ragazzi devono sapere a cosa vanno incontro, ai rischi che si corrono facendo sesso.

È necessario capire che bisogna stare attenti quando si ha un rapporto con qualcuno, è che l’unica raccomandazione, oltre che unica difesa che si ha oggi giorno, è fare sempre sesso protetto.


Come non condividere le parole del collega? Cosa occorre fare per evitare che l’argomento sesso all’interno delle scuole venga considerato ancora come un vero e proprio tabù?

Nel frattempo il vecchio continente rimane l’unico ad avere infezioni da HIV in costante aumento.

A lanciare l’allarme sono l’Organizzazione mondiale della sanità e lo European Center for Disease Prevention and Control (Ecdc). E lo hanno fatto rilasciando, in occasione della giornata mondiale contro l’Aids, l’edizione 2017 del rapporto Hiv/Aids surveillance in Europe.

Simone Gussoni

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