Oltre alla manifestazione del 23 febbraio prossimo, il presidente Antonio De Palma comunica la possibilità di una mobilitazione ulteriore se non saranno accolte le richieste dal Governo. Appello alla Mangiacavalli affinché condivida i motivi della protesta
ROMA – Non solo la giornata di sciopero proclamata per il prossimo 23 febbraio, ma anche la possibilità di altri due giorni consecutivi di astensione dal lavoro da parte degli infermieri italiani. Il sindacato professionisti sanitari della funzione infermieristica, Nursing Up, arricchisce l’agenda della protesta contro un rinnovo contrattuale che ha lasciato le briciole agli infermieri. E’ il presidente di Nursing Up, Antonio De Palma, ad annunciare, oltre alla giornata di protesta del prossimo 23 febbraio a Roma, anche altri due giorni di sciopero, in una lettera inviata alla presidente della Federazione nazionale dell’Ordine delle professioni sanitarie, Barbara Mangiacavalli.
Dalla quale il numero uno di Nursing Up attende un segnale di condivisione di quella protesta che sta montando da nord a sud dell’Italia. I motivi dello sciopero De Palma li ricorda nella sua missiva, evidenziano come l’Aran non potrà condividere a livelli contrattuale, innovazioni e riconoscimenti che comportino impegni di spesa maggiori rispetti a quelli già stabiliti dal Governo.
L’Aran, di fatto, ha le mani legate dal Governo attraverso il Comitato di settore, così da rendere inutile, sottolinea De Palma, il tavolo di confronto aperto con le forze sindacali infermieristiche per il rinnovo del contratto di lavoro per il triennio 2016/2018.
“L’Aran non potrà dare risposte concrete ai problemi rappresentati dagli infermieri” evidenzia il presidente di Nursing Up. Forza sindacale che più volte ha richiesto, in passato, di attivare un proficuo confronto sulle legittime richieste dei professionisti sanitari di area infermieristica “oggi più che mai vessati dalle gravi problematiche in cui versa il sistema sanitario”.
La risposta, però, è sempre stata picche. “E’ il finito il tempo delle nozze con i fichi secchi” sentenzia De Palma che punta il dito contro il Governo: “E’ evidente che se non darà ascolto alle nostre richieste, allora per gli infermieri italiani resta solo la strada dello sciopero”. A cominciare da quello fissatio per il 23 febbraio.
Salvatore Petrarolo
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