La Fials, ha sollevato, per prima, l’allarmante chiusura della Postazione nell’insediamento industriale di San Nicola di Melfi, – lo dichiara Giuseppe Costanzo Segretario Provinciale della Fials di Potenza, – appello che ha trovato concordi anche altre forze sindacali ed alcune componenti politiche. La stessa ASP di Potenza ai media ha dichiarato che c’è un “temporanea sospensione” dell’attività della postazione, nulla di così allarmante!Sulla stessa linea è Gerardo De Grazia della Segretaria Confsal che dichiara la “latitanza” dell’Asp ed infatti ad oggi non si è aperto un confronto sull’emergenza-urgenza, sulla carenza di Personale, sulle condizioni di lavoro in cui versano gli operatori del 118, per la tutela della Salute e della loro sicurezza in un area industriale così strategica.Il Confronto, richiede l’interazione della Regione, dell’ASP di Potenza e delle Organizzazioni Sindacali.Sembra però che le Istituzioni non vedano le difficoltà minimizzando le criticità.Costanzo e De Grazia concordano che Il Diritto alla Salute così tanto evocato dalle parti, si limita ad una mera enunciazione. Emblematica è la chiusura dell’Ospedale di Venosa che in questo tragico periodo è stato blindato e dichiarato ospedale dedicato Covid. Scelta fortemente contestata, in quanto svuotato di ogni altra attività sanitaria e assistenziale.Situazione differente dagli altri ospedali con Unità Covid che invece hanno continuato a garantire tutte le altre Prestazioni assistenziali mediante l’adozione di Percorsi organizzativi specifici.
È evidente la forte contraddizione e la disparità di trattamento dei cittadini-utenti. La chiusura dell’ospedale di Venosa rimane un mistero .Costanzo sottolinea che nella prima denuncia fatta dalla Fials si segnalava che il Personale della Postazione di San Nicola di Melfi serviva a sopperire alla carenza di altre postazioni e dalle dichiarazioni rese dall’Azienda sembrava che tutto si stesse risolvendo, invece nessuna azione è stata intrapresa per le criticità che investono gli altri punti assistenziali del territorio del Vulture Melfese.
La PTS di Venosa vive una seria carenza di Personale alternando continue chiusure mentre il Punto di Primo Intervento di Venosa, a causa della riduzione dell’attività della Radiologia, “indirizza” gli utenti all’ospedale di Melfi. La postazione del 118 presso l’ospedale di Melfi è medicalizzata ma versa in grave difficoltà proprio per la carenza di medici e nel mese di giugno si registrano almeno 9 turni senza il suddetto personale.Costanzo e De Grazia, invitano le Istituzioni a prendere atto delle serie difficoltà che stanno emergendo nel Vulture-Melfese e chiedono la riapertura immediata dell’Ospedale di Venosa e delle attività ambulatoriali e assistenziali già garantite prima della conversione in struttura esclusivamente dedicata al Covid.Evidenziano la necessità di un sollecito confronto con le Istituzioni atto a garantire i cittadini e i lavoratori, la tutela della Salute e la sicurezza.
Chiedono di accelerare le procedure di reclutamento del Personale mediante concorsi e sblocco della graduatoria della Mobilità degli Infermieri da parte dell’ASP di Potenza, disponibile da fine 2020, visto che, ad oggi, non emergono concreti segnali di avvio delle procedure selettive. Costanzo e De Grazia concludono che, la garanzia del Diritto alla Salute stride con la sospensione anche se temporanea di alcune Sedi delle postazioni del servizio di urgenza ed emergenza del 118.
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