Per la dirigenza della Pia Opera Ciccarelli gli operatori socio-sanitari che hanno rifiutato il vaccino anti-Covid rappresentano un rischio per la struttura.
Diciotto operatori socio-sanitari che si erano rifiutati di sottoporsi al vaccino anit-Covid sono stati sospesi dal lavoro alla fondazione Pia Opera Ciccarelli di San Giovanni Lupatoto (Verona), che gestisce nove strutture per anziani con 640 posti letto per non autosufficienti. Come riporta il quotidiano L’Arena, la dirigenza ha disposto in via cautelativa, che i dipendenti non possano più svolgere le proprie mansioni, in quanto costituiscono un potenziale pericolo per gli ospiti e per coloro che lavorano alla loro assistenza.
“Chi ha deciso di non vaccinarsi – ha detto la direttrice Elisabetta Elio – costituisce una possibile fonte di rischio per la struttura in cui lavora. In alcune strutture per anziani, sia in altre province venete che nel Veronese, ci sono già stati focolai di contagio causati da lavoratori che non avevano voluto sottoporsi alla vaccinazione anti-Covid”.
I dipendenti della Pia opera Ciccarelli sono circa 700, di cui almeno 500 lavorano in ambito sanitario o assistenziale. La struttura ha agito in base alla nuova normativa introdotta dal Decreto legge del 1° aprile, che prevede l’obbligo vaccinale per medici, infermieri e operatori socio-sanitari sia in ospedale che nelle Rsa.
Redazione Nurse Times
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