Una “donazione volontaria obbligatoria” di sangue potrebbe essere la soluzione definitiva all’importazione di emoderivati dai paesi esteri.
L’annuncio è stato diramato dal vice premier Matteo Salvini, il quale ha specificato di essere già al lavoro con il ministro dell’Istruzione per poter rendere tutto ciò possibile.
Secondo il ministro dell’Interno la donazione del sangue sarebbe “una questione di sicurezza nazionale, perché se non lo raccogli lo compri e in altri Paesi non ci sono i controlli rigorosi come in Italia”.
“Io ho cominciato a donare il sangue grazie al mio papà, che per i 18 non mi ha regalato il motorino, ma mi ha portato all’Avis”, prosegue Salvini, in occasione della firma del protocollo d’intesa tra l’Associazione Donatori Nati – polizia di Stato ed i vigili del fuoco.
La stessa associazione ha organizzato una raccolta di sangue straordinaria nel piazzale del Viminale. Un’autoemoteca ed un’équipe di operatori sanitari dipendenti del Policlinico Gemelli di Roma sono state attivate per accogliere ed assistere le persone desiderose di donare il sangue.
L’intenzione del vicepremier sarebbe quella “di far sì che milioni di ragazzi che potrebbero donare lo facciano. La paura dell’ago fa ridere, anche io ce l’ho”.
Anche il capo della polizia Franco Gabrielli ha sottolineato l’importanza “di una battaglia nella quale dobbiamo coinvolgere più gente possibile. Non c’è una formula clinica che sostituisce il sangue, quindi dobbiamo donare per salvare altri esseri umani”.
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