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Salute, un’app per monitorare stili vita: coinvolti 10mila pugliesi over 55

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Salute, un'app per monitorare stili vita: coinvolti 10mila pugliesi over 55
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Grazie al portale Gatekeeper i cittadini dei territori di Asl Lecce, Asl Taranto e Asl Bat potranno partecipare al più ampio studio del genere mai realizzato in Europa.

E’ online il portale per il coinvolgimento di quasi 10mila cittadini pugliesi over 55 nella sperimentazione di app che promuovono corretti stili di vita e, soprattutto, favoriscono l’individuazione precoce di eventi che normalmente portano a un ricovero ospedaliero.

Insieme ad altri nove siti pilota di tutta Europa, Gatekeeper, il più vasto progetto europeo di questa natura mai realizzato, vede la Puglia protagonista, portando in dote il gruppo sperimentale più numeroso: 10mila cittadini coinvolti sui 40mila totali. È coordinato da Aress Puglia, affiancata da Innovapuglia.

“Tutti gli studi demografici ci dicono che la popolazione anziana sarà sempre in aumento – commenta Rocco Palese, assessore alla Sanità della Regione Puglia –. Per questo, Gatekeeper è la strada del futuro: un’opportunità che va nella direzione della medicina predittiva e della diagnosi precoce”.

Aggiunge Alessandro Delli Noci, assessore regionale allo Sviluppo economico: “La Regione Puglia è da molto tempo attenta a investire nelle migliori soluzioni e metodologie che oggi le tecnologie possono offrirci per migliorare la qualità della vita dei pugliesi”.

Così, invece, Giovanni Gorgoni, direttore generale di Aress Puglia: “Da oggi i cittadini over 55 dei territori delle Asl di Lecce, Taranto e Bat potranno partecipare al più ampio studio mai realizzato in Europa per la valutazione dell’utilità di comuni smartphone associati ad app dedicate alla promozione di corretti stili di vita e per il monitoraggio, realizzato per la prima volta, del loro rapporto costo-efficacia. Si tratta di un approccio inedito e concreto di promozione della salute fuori dagli ambulatori, e con l’impiego delle reti sociali e dell’intelligenza artificiale”.

Redazione Nurse Times

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