Inviata una lettera al commissario straordinario e al direttore sanitario dell’Asp per denunciare le criticità derivanti dalla carenza di personale.
Una trentina di infermieri e operatori socio-sanitari del Pronto soccorso e della Medicina d’urgenza dell’ospedale Giannettasio di Rossano (Cosenza) hanno scritto a Vincenzo La Regina e Martino Rizzo, rispettivamente commissario straordinario e direttore sanitario dell’Asp Cosenza, per manifestare i loro cronici disagi, causati dalla carenza di personale.
“Il personale ospedaliero è sfinito – si legge nella lettera-. Ancora oggi si continua a parlare delle condizioni di cattiva organizzazione nell’utilizzo del personale e della organizzazione della struttura”. Sotto accusa c’è anche il management ospedaliero: “Il personale in servizio al Pronto soccorso è sfinito dalla eccessiva mole di lavoro e dalla cattiva organizzazione della struttura. Si parla di centro spoke, di centro di eccellenza e, addirittura, di centro Covid, ma alla fine sono solo parole”.
E ancora: “Il paziente Covid viene portato direttamente in Pronto soccorso mettendo a serio rischio la salute degli astanti. Operare in condizione di criticità comporta un notevole stress psico-fisico ed espone il personale operativo a rischio di carattere medico legale e di sicurezza. Il personale, in numero esiguo, lavora in regime straordinario, anche 18 ore al giorno per sopperire alle difficoltà”.
Concludono i sanitari: “Chiediamo un incontro urgentissimo in loco con il direttore sanitario e con il commissario straordinario, così da constatare unitamente alla presenza del personale infermieristico le condizioni di lavoro e prospettare una soluzione organizzativa”.
Redazione Nurse Times
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