Lo rivelano i risultati di due studi di fase III su pazienti con lesioni infiammatorie.
Una crema al perossido di benzoile microincapsulato al 5% si è rivelata efficace nel trattamento della rosacea. Dopo 12 settimane, la crema ha migliorato in maniera significativa l’infiammazione cutanea, con un dimezzamento delle lesioni dopo sole due settimane.
I risultati sono descritti da due studi di fase III su pazienti con lesioni infiammatorie da rosacea, presentati nel corso dell’Hawaii Dermatology Seminar. Come ricorda Julie Harper, ex presidente dell’American Acne and Rosacea Society, il controllo farmacologico della malattia non è semplice. I farmaci che funzionano per papule e pustole non sono efficaci contro il rossore, mentre quelli utili per il rossore non funzionano per la teleangectasia.
Le opzioni di trattamento per papule e pustole includono ivermectina, metronidazolo, acido azelaico, sodio sulfacetamide/zolfo, doxiciclina a rilascio modificato, schiuma di minociclina e perossido di benzoile microincapsulato al 5%. Le opzioni per l’eritema di fondo persistente includono brimonidina e ossimetazolina, oltre a trattamenti che utilizzano dispositivi come il laser a colorante pulsato, il laser KTP, la luce pulsata intensa e l’elettrochirurgia.
In particolare, la crema di perossido di benzoile microincapsulato al 5% sembra particolarmente efficace, tanto da essere approvata dalla Fda (Food and Drugs Administration) per il trattamento delle lesioni infiammatorie della rosacea negli adulti.
Nei due studi i pazienti trattati con perossido di benzoile microincapsulato hanno ottenuto una riduzione del 68,8% delle lesioni infiammatorie a 12 settimane (incluso il 42,5% alla settimana 2), rispetto al 38%-46% di quelli trattati con solo veicolo.
“Un farmaco comune come il perossido di benzoile sta giocando un ruolo chiave nella rosacea, anche se non so con quale meccanismo d’azione – ha detto Harper –. Potrebbe riguardare la presenza di un agente patogeno batterico, forse lo Staphylococcus epidermidis, e sembra che il perossido di benzoile abbia un impatto su Demodex, un acaro della famiglia dei Demodicidi, quindi forse questo è il modo principale in cui funziona”.
Una caratteristica importante della crema sembra essere la sua rapidità d’azione, tanto che già alla seconda settimana si è registrata una riduzione del 42,5% delle lesioni. “La caratteristica di questa formulazione è il principio attivo microincapsulato avvolto in guscio di silice – ha osservato Harper –. Il guscio rallenta il rilascio del farmaco sulla pelle e pensiamo che a questo sia dovuta la migliore tollerabilità dimostrata”.
Linda Stein Gold, direttore della ricerca clinica e capo divisione di dermatologia presso l’Henry Ford Health System di Detroit, ha ricordato che, prima dell’approvazione di questa formulazione, il perossido di benzoile non era mai stato considerato un trattamento di prima linea per rosacea: “Il problema è che la formulazione convenzionale è irritante per la pelle, mentre l’incapsulamento in guscio di silice consente un rilascio lento e costante del farmaco in modo molto controllato. È eccezionalmente efficace nel tenere sotto controllo la rosacea. Negli studi clinici la crema ha migliorato l’irritazione cutanea che i pazienti mostravano al basale”.
Redazione Nurse Times
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