E’ quanto risulta da un’interrogazione presentata dal consigliere regionale Fabrizio Ghera a governatore e assessore alla Sanità del Lazio. Alcuni professionisti sarebbero stati assegnati anche a mansioni proprie della squadra antincendio aziendale.
Dopo due lunghi anni di pandemia, durante i quali la sanità ha fatto un’enorme fatica a tirare avanti per garantire la salute dei cittadini, è arrivata una notizia disarmante: all’Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata di Roma un certo numero di infermieri sarebbe stato assegnato a svolgere attività come quella della squadra antincendio aziendale e quella dei cassieri del Cup. Attività che nulla hanno a che fare con il profilo professionale di appartenenza. E’ quanto risulta da un’interrogazione presentata al governatore laziale e all’assessore alla Sanità in data 27 aprile 2022 da Fabrizio Ghera, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Regione Lazio.
Tali assegnazioni sarebbero state effettuate previa partecipazione a bandi interni e comporterebbero lo svolgimento di attività improprie di tipo tecnico e amministrativo, senza il cambio di qualifica. A deciderle sarebbe stata Tiziana Frittelli, direttore generale del San Giovanni Addolorata. Dalla corsia alla cassa del Cup, dunque, o in giro per l’ospedale a controllare i dispositivi antincendio.
Se confermata, questa situazione sarebbe assurda e paradossale, considerato il fatto che in molti servizi e reparti dell’ospedale si registra una carenza cronica di personale, aggravata dalla pandemia tuttora in corso. Gli infermieri avrebbero accettato la proposta del direttore generale per un motivo molto semplice: sono stanchi di prestare il loro servizio in condizioni di lavoro ormai insostenibili, con carichi di lavoro sempre crescenti.
Ma non si poteva risolvere in altro modo? E’ quello che chiede Ghera nella sua interrogazione. Risulta anche che un legale, l’avvocato Ivana Abbenavoli, abbia segnalato il fatto all’Opi Roma, chiedendo un intervento finalizzato a ripristinare la situazione di legalità e rispetto delle norme che regolano la materia.
Nell’interrogazione Ghera chiede la direzione dell’A.O. San Giovanni Addolorata di rispondere alle seguente domande:
1. Quanti sono esattamente gli infermieri assegnati al Cup e alla squadra antincendio.
2. Il motivo per cui sono impiegate unità delle professioni sanitarie per competenze improprie, depauperando l’assistenza in un grave momento di pandemia e determinando un danno economico e di immagine dell’Azienda;
3. Quali iniziative si intendono assumere per ripristinare la situazione di legalità, riassegnando gli operatori alle attività proprie della professione o, in caso di idoneità fisica, provvedendo al cambio di qualifica e assumendo nuovi professionisti sanitari.
Più cassieri e meno infermieri: questa sarebbe la scelta della direzione ospedaliera. Forse troppo ottimismo nell’intravedere la fine della pandemia? O una scelta dettata da ragioni di bilancio aziendale? Si risparmia sull’assistenza ai pazienti per far quadrare i conti, evitando di assumere personale amministrativo più adatto alla mansione? Una cosa è certa: se confermato, questo trattamento danneggerebbe ancora una volta l’immagine e la dignità professionale degli infermieri. Ora si attende una presa di posizione dell’Ordine.
Natalia Naydenova
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