I ricercatori del Dipartimento di Zoologia dell’Università di Cambridge suggeriscono che negli ultimi 100 anni l’innalzamento delle temperature globali abbia portato a una esplosione di specie di pipistrelli nella provincia cinese dello Yunnan, a confine con Myanmar e il Laos.Quella stessa area da cui, secondo gli studi genetici, si sarebbe originato il Sars Cov-2, passato probabilmente ai pangolini e poi agli esseri umani. Il riscaldamento globale, quindi, ha innescato la pandemia in Cina secondo gli studiosi.
Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Science of the Total Environment.
“I pipistrelli sono la probabile origine zoonotica di diversi coronavirus (CoV) che infettano gli esseri umani, inclusi SARS-CoV-1 e SARS-CoV-2, che hanno entrambi causato epidemie su larga scala. Il numero di CoV presenti in un’area è fortemente correlato alla ricchezza di specie di pipistrelli locali, che a sua volta è influenzata dalle condizioni climatiche che determinano le distribuzioni geografiche delle specie” scrivono i ricercatori.
“Qui mostriamo che la provincia cinese meridionale dello Yunnan e le regioni limitrofe in Myanmar e Laos formano un punto caldo globale di aumento della ricchezza di pipistrelli determinato dal cambiamento climatico. Questa regione coincide con la probabile origine spaziale degli antenati portati dai pipistrelli di SARS-CoV-1 e SARS-CoV-2. Considerando un aumento stimato dell’ordine di 100 CoV trasportati da pipistrelli in tutta la regione, il cambiamento climatico potrebbe aver giocato un ruolo chiave nell’evoluzione o nella trasmissione dei due CoV della SARS” spiegano gli studiosi.
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