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Riforma Protezione Civile, start dal 4 Aprile

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Dopo l’approvazione definitiva alla Camera dei Deputati il 7 marzo 2017, è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 66 del 20/03/2017 la Legge 16 marzo 2017, n. 30 recante “Delega al Governo per il riordino delle disposizioni legislative in materia di sistema nazionale della protezione civile. Entrerà in vigore il 4 aprile 2017.

La legge delega il Governo ad adottare, entro nove mesi, uno o più decreti legislativi di ricognizione, riordino, coordinamento, modifica e integrazione delle disposizioni legislative vigenti che disciplinano il Servizio Nazionale della Protezione Civile e le relative funzioni, in base ai principi di leale collaborazione e di sussidiarietà e nel rispetto dei principi e delle norme della Costituzione e dell’ordinamento dell’Unione europea, nei seguenti ambiti:

  1. definizione delle attività di protezione civile;
  2. organizzazione di un sistema policentrico che operi a livello centrale, regionale e locale;
  3. attribuzione delle funzioni in materia di protezione civile allo Stato, alle regioni, ai comuni, alle unioni dei comuni, alle città metropolitane, agli enti di area vasta di cui alla legge 7 aprile 2014, n. 56, e alle diverse componenti e strutture operative del Servizio nazionale della protezione civile;
  4. disciplina della partecipazione e delle responsabilità dei cittadini, singoli e associati;
  5. disciplina della partecipazione e della collaborazione delle università e degli enti e istituti di ricerca alle attività di protezione civile;
  6. istituzione di meccanismi e procedure per la revisione e la valutazione periodica dei piani di emergenza comunali, nel quadro dell’esercizio coordinato delle funzioni di protezione civile;
  7. disciplina dello stato di emergenza, garantendo la tempestività e l’omogeneità della valutazione delle condizioni dei territori ai fini della relativa dichiarazione, e previsione del potere di ordinanza in deroga a norme vigenti, nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento e della normativa dell’Unione europea, unitamente alle modalità di attivazione operativa, anche preventiva, del Servizio nazionale della protezione civile, in relazione alla tipologia degli eventi calamitosi, agli ambiti di competenza e responsabilità e all’effettiva operatività, anche per interventi all’estero, assicurando il concorso solidale delle colonne mobili regionali e del volontariato e prevedendo modalità di impiego di personale qualificato proveniente da enti locali a supporto delle amministrazioni locali colpite;
  8. previsione di disposizioni che individuino, a regime, anche sulla base di apposite norme speciali, specifiche modalità di intervento del Servizio nazionale della protezione civile per consentire l’effettività delle relative misure e stabilirne l’efficacia limitata alla durata della situazione di emergenza, in ragione della gravità dell’evento calamitoso, prevedendo trasparenti procedure di verifica successiva.

CALABRESE Michele

 

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