Ambulatori aperti dalle 8 alle 24 dal lunedì al venerdì e dalle 8 alle 20 nel fine settimana, studi dei medici di famiglia in rete tra loro per garantire servizi più specializzati, assistenza notturna affidata alle emergenze del 118 e del pronto soccorso. E anche i pediatri dovranno garantire l’apertura degli studi in rete dalle 8 alle 20 per cinque giorni alla settimana
È il nuovo modello dell’assistenza sanitaria di base previsto dall’Atto di indirizzo per il rinnovo della convenzione di medicina generale e dei pediatri di libera scelta approvato lo scorso aprile dal Comitato di settore Regioni-Sanità e riportato, in un articolo del Giornale datato 16 maggio 2016.
Al Cmp (Centro medico polifunzionale) di Cerro Maggiore e, negli altri venti centri collegati a questo tra Rho e Legnano, gran parte della rivoluzione annunciata nell’Atto di indirizzo è già realtà.
L’orario è 8-20 dal lunedì al venerdì, ma al mattino c’è sempre qualcuno presente anche prima.
Un medico a turno è in ambulatorio il sabato mattina e nei prefestivi per le urgenze.
Dalle 8 alle 15 un’infermiera è a disposizione degli assistiti per prelievi di sangue, iniezioni, medicazioni, misurazioni pressorie, ECG ed altre piccole terapie.
Periodicamente vi si recano specialisti di malattie croniche per le visite di controllo: ogni mese un cardiologo ed ogni 15 giorni un diabetologo in collaborazione con l’ospedale di Legnano.
E’ in funzione un elettrocardiografo ed è disponibile l’holter pressorio per controllare 24 ore su 24 l’attività cardiaca, oltre ad uno spirometro per misurare i volumi polmonari, un saturimetro per rilevare l’emoglobina nel sangue ed un reflettometro per l’esame della glicemia.
Di recente è stato acquistato un oftalmoscopio per valutare il fondo dell’occhio, utile nella cura del diabete e, nel vicino centro a San Giorgio su Legnano, i pazienti possono trovare anche un ecografo ed un ecocardiografo.
Ovviamente agli assistiti tutto questo non costa un euro in più anzi, risparmiano tempo e denaro.
Con i prelievi e gli altri monitoraggi su prenotazione in ambulatorio, per esempio, i pazienti non sono più costretti a mettersi in coda, non intasano né le liste d’attesa né gli ospedali o i centri di analisi.
Ogni mattina una quarantina di persone si reca al Cmp per un prelievo: ci pensa l’ospedale di Legnano a ritirare i campioni e consegnare i referti.
Il giovedì è dedicato ai prelievi a domicilio. Infermiera, siringhe e sterilizzatori sono a carico della struttura: avevano chiesto il riconoscimento dei due euro concessi dalla regione ai laboratori convenzionati ma non l’hanno ottenuto.
Le visite ambulatoriali si prenotano telefonando ad un call center. Le ricette per i farmaci cronici possono essere richieste via mail, via fax o depositando la richiesta in una delle cassette poste all’ingresso del centro.
Al muro ne è appesa una per ogni medico e ciascuna, ha un colore diverso, lo stesso che poi si ritrova accanto al nome dello specialista nella sala d’attesa ed all’entrata del suo ambulatorio.
“Non ci crederà – dice il dottor Claudio Restelli, uno dei fondatori e tuttora fulcro della struttura – ma l’analfabetismo non è ancora stato debellato”.
Al piano terra dello stabile si trovano gli ambulatori dei medici di base e l’infermeria.
Il primo piano, accanto all’ambulatorio per le visite specialistiche periodiche, è quello del pediatra, con giocattoli sparsi ovunque e le pareti tappezzate di foto, disegni, collage, ricordi delle migliaia di bambini che riempiono di vita quei locali.
In Italia in via sperimentale sono già attive circa 800 strutture di questo tipo.
Scupola Giovanni Maria
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