Un’infermiera dipendente della Fondazione Policlinico Gemelli è stata sanzionata per aver rifiutato di svolgere un doppio turno della durata complessiva di 15 ore.
La professionista ha comunicato l’impossibilità di proseguimento dell’orario di lavoro, comunicando la necessità di andare a prendere il figlio piccolo a scuola.
A riportare i dettagli della grottesca vicenda è stata la redazione del sindacato Coina, che ha assistito la collega.
Nello specifico: al termine del proprio turno di lavoro (7-14), e dopo aver espletato regolarmente il passaggio di consegne, ci si è resi conto che uno dei tre infermieri pomeridiani non ha potuto raggiungere il servizio, poiché la Coordinatrice aveva modificato il suo orario senza però comunicarlo al diretto interessato(dichiarato negli atti).
L’infermiera/mamma ha fatto presente ai colleghi e alla Coordinatrice che non poteva coprire un secondo turno fino alle ore 22.00 (15 ore di lavoro continuative e in violazione al D.Lgs. 66/2003), perché doveva andare a prendere il figlio (minore) all’uscita della scuola. Nonostante ciò la collega, prima di lasciare il servizio, è rimasta in reparto fino alle ore 15:00 (un’ora dopo il proprio orario di lavoro), nell’attesa che venisse presa una decisione ufficiale da parte dei responsabili (decisione che non è mai arrivata).
La coordinatrice era inoltre al corrente che per conciliare vita-lavoro tra la madre ed il padre, i turni di lavoro sono gestiti a tal fine e, di fatto, lo straordinario doppio turno non è sempre possibile.
A distanza di tre mesi è pervenuta alla collega una contestazione disciplinare per“abbandono di servizio” poiché non ha atteso la decisione della Coordinatrice (che non ha mai preso in quel frangente N.D.R.) la quale asseriva che la priorità contingente non era andare a prendere il figlio minore a scuola, ma coprire un turno di lavoro scoperto che, ribadiamo, si era verificato per un errore nella turnistica della Coordinatrice e la mancanza di un’organizzazione aziendale che preveda di sopperire le carenze organiche giornaliere.
Il Coina ha assistito la collega in sede disciplinare, ma nonostante le giustificazioni presentate all’UPD la Fondazione ha deciso di sanzionare ugualmente con un rimprovero scritto la collega, perché avrebbe violato la Procedura IO.065 che la scrivente ha contestato e chiesto la sospensione già lo scorso anno, perché di fatto “istituisce” l’infermiere reperibile a costo zero! [LEGGI].
Il Coina a seguito di quest’ultima sanzione, ha nuovamente chiesto la sospensione della Procedura IO.065 chiedendo di rivedere alcuni punti i quali sono in contrasto con il CCL del Fondazione Policlinico Gemelli e alcune leggi, ma secondo la Fondazione ciò non è possibile perché vi è il tacito accordo delle altre sigle sindacali della Fondazione Policlinico Gemelli.
Fonte: CoinaNews
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