Lecco, 5 agosto 2023 – Un grave episodio di mancanza di professionalità e rispetto è avvenuto al pronto soccorso dell’ospedale di Merate, in provincia di Lecco, quando due medici hanno rilasciato un referto offensivo e inappropriato a una giovane paziente di 28 anni.
La vicenda risale alla notte del 25 luglio, quando la ragazza si presentò al nosocomio per ricevere cure dopo essere stata morsa da un cane di amici alla natica. Già al suo arrivo, la paziente fu oggetto di battute e apprezzamenti inopportuni, che trovarono conferma nel referto medico.
I due medici responsabili, appartenenti a una cooperativa che fornisce personale a gettone al reparto, hanno definito il cane un “buongustaio”, sottolineando più volte questa considerazione durante la visita e includendola anche nel referto consegnato alla paziente.
Quando la giovane lesa prese visione delle offese riportate sul documento medico, rimase incredula e indignata. Si è giustamente chiesta cosa sarebbe accaduto se al suo posto ci fosse stata una ragazza ancora più giovane e vulnerabile.
Fortunatamente, la vicenda non è passata inosservata. Dopo essere stata resa nota, la direzione generale dell’Azienda Socio-Sanitaria Territoriale (Asst) di Lecco ha immediatamente preso provvedimenti. Paolo Favini, direttore generale dell’Asst di Lecco, ha emesso delle scuse ufficiali alla paziente per quanto accaduto durante il suo accesso al pronto soccorso e ha annunciato misure disciplinari nei confronti dei medici coinvolti.
La cooperativa che fornisce il personale al reparto è stata contestata per la condotta inaccettabile dei propri dipendenti e, a titolo cautelativo, il medico responsabile è stato rimosso da tutti i turni di lavoro già programmati presso il Pronto Soccorso del San Leopoldo Mandic di Merate. Inoltre, l’Azienda ha segnalato il comportamento del medico all’ordine dei medici, per valutazioni deontologiche di competenza.
L’Asst di Lecco ha sottolineato che, oltre alle misure disciplinari, potrebbero essere applicate penali previste dal contratto con la cooperativa, qualora emergessero azioni legali civili o penali conseguenti all’episodio, responsabilizzando così anche l’azienda insieme al professionista coinvolto.
È fondamentale che situazioni simili vengano affrontate con rigore e celerità, per garantire la sicurezza, la professionalità e il rispetto nei confronti dei pazienti. Gli ospedali e i servizi sanitari devono essere luoghi sicuri e accoglienti per tutti, senza alcuna forma di discriminazione o mancanza di rispetto.
Questo episodio sottolinea l’importanza di sensibilizzare il personale medico riguardo al trattamento rispettoso e attento verso i pazienti, e di assicurare un controllo adeguato sulle pratiche deontologiche nel campo medico.
Redazione NurseTimes
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