La sentenza n. 259 del 6 dicembre della Corte Costituzionale (in allegato) annulla di fatto la sanzione disciplinare irrogata dalla OMCeO di Bologna nei confronti dell’assessore della Sanità dell’Emilia Romagna dott. Sergio Venturi
“L’Ordine dei medici ha agito in carenza di potere, poiché ha sottoposto a procedimento disciplinare e sanzionato un proprio iscritto per atti compiuti da quest’ultimo non nell’esercizio della professione di medico, ma nell’esercizio di una funzione pubblica, in qualità di assessore regionale. Tali atti, ascrivibili a un ufficio pubblico, non rientrano fra quelli sottoposti al potere sanzionatorio dell’Ordine”.
Con queste motivazioni, depositate ieri, la Corte Costituzionale, un mese fa, aveva accolto il ricorso della Regione contro la radiazione del suo assessore alla Sanità, Sergio Venturi (ex direttore sanitario dell’Ausl), dall’ordine dei medici.
Ricorso che aveva appunto sollevato un conflitto di attribuzione nei confronti dell’Ordine provinciale dei medici di Bologna. La decisione, all’epoca, venne motivata dall’Ordine dei medici con la delibera di viale Aldo Moro del 2016 che consentiva la presenza dei soli infermieri sulle ambulanze, quindi senza medici a bordo.
Secondo la Consulta, però, con la radiazione di Venturi, l’Ordine dei medici “ha interferito illegittimamente con l’esercizio delle prerogative dell’assessore, tra le quali rientra la facoltà di proporre e di concorrere a formare e deliberare gli atti dell’organo collegiale di appartenenza”.
Ma non solo: “Per il tramite dell’assessore sanzionato – mette nero su bianco la Corte Costituzionale – l’Ordine dei medici ha interferito con le attribuzioni costituzionali della Regione in materia di organizzazione sanitaria con conseguente menomazione delle stesse. L’assessore, membro della giunta regionale, organo collegiale titolare delle competenze amministrative della Regione, contribuisce a definire nell’ambito assegnategli, le politiche della salute, l’indirizzo politico-amministrativo della giunta regionale stessa. A tali funzioni viene assegnato su richiesta del presidente, organo di elezione diretta. Con tale nomina si genera un rapporto di immedesimazione organica con la giunta”.
Quindi: «La lesione delle attribuzioni dell’assessore si traduce nella lesione delle attribuzioni, nella medesima materia, della giunta regionale di cui è parte e, conseguentemente, della Regione».
Insomma, per la Consulta l’Ordine dei medici con la sua decisione non ha solo danneggiato l’assessore Sergio Venturi, ma ha danneggiato l’intera istituzione-Regione.
Redazione Nurse Times
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