Condividiamo l’articolo scritto dal medico Roberto Burioni, Professore di Microbiologia e Virologia all’Università Vita-Salute San Raffaele .
Quanto resistono i coronavirus nell’ambiente? Non pochissimo, rispetto ad altri virus, ma possono essere facilmente inattivati.
Mi arrivano moltissime mail e messaggi nei quali i lettori mi chiedono quanto resiste questo nuovo coronavirus nell’ambiente. Ovviamente non abbiamo dati relativi al virus cinese che sta causando un’epidemia: proprio a questo serve averlo isolato. Potremo adesso utilizzarlo per fare esperimenti che ci indicheranno con precisione la sua resistenza.
Nel frattempo, però, sappiamo cosa fanno virus molto simili a questo, che peraltro sono quelli che ci procurano non di rado un raffreddore. Nulla ci garantisce che questo valga anche per quello nuovo, ma è un’assunzione ragionevole pensare che la situazione non possa essere estremamente diversa.
Uno studio tedesco
In un lavoro appena uscito, colleghi tedeschi fanno il punto ricapitolando quanto conosciuto: i coronavirus umani possono rimanere infettivi sulle superfici inanimati a temperatura ambiente fino a 9 giorni. Questo, però, badate bene, significa solo che c’è il virus, perché dati sulla trasmissibilità attraverso il contatto con una superficie contaminata non sono disponibili per il coronavirus. Sappiamo però che per altri virus, come l’influenza, può avvenire, per cui rimane validissimo il consiglio di lavarsi bene le mani.
La notizia buona è che i coronavirus sono molto facili da inattivare. Basta la candeggina diluita, l’alcool e i gel disinfettanti a base di alcool. Che dobbiamo usare perché in Italia il coronavirus non c’è (e speriamo non arrivi), ma l’influenza “normale” non solo c’è, ma sta raggiungendo il suo picco e questi detergenti inattivano anche il virus che la causa.
Roberto Burioni
Fonti:
https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0195670120300463
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