Un’analisi dei dati relativi alla carenza di personale infermieristico nel nostro Paese.
Le dichiarazioni politiche riguardano la carenza di infermieri in Italia durante la pandemia di Covid-19. Alcuni politici sostengono che ci siano carenze di personale sanitario, in particolare di infermieri, e forniscono numeri per sostenere le loro affermazioni. Ad esempio, Carlo Calenda afferma che mancano 63mila infermieri in Italia, mentre Stefano Bonaccini sostiene che non ce ne siano abbastanza. Per verificare queste affermazioni, è necessario capire esattamente di quali numeri si parla e quali sono le fonti.
Quanti sono gli infermieri in Italia – Partendo da un dato di base, possiamo analizzare il numero di infermieri in Italia. Secondo la Federazione nazionale degli Ordini delle professioni infermieristiche (Fnopi), il numero di infermieri attivi iscritti all’albo in Italia è di circa 395mila. Di questi, 270mila sono dipendenti del Servizio sanitario nazionale (Ssn), 45mlila sono professionisti autonomi e 80mila lavorano per strutture private.
In base all’ultimo rapporto Health at a Glance: Europe 2022, pubblicato dall’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse), in collaborazione con la Commissione Europea, nel 2020 in Italia c’erano 6,3 infermieri ogni 1.000 abitanti, rispetto a una media di 8,3 negli altri Paesi dell’Unione Europea. All’interno del personale sanitario la proporzione era di 1,6 infermieri ogni medico in Italia, rispetto alla media europea di 2,2.
Quanti infermieri mancano in Italia – Nel corso degli anni molte associazioni di categoria e istituti hanno cercato di quantificare il numero di infermieri mancanti in Italia. Secondo la Fnopi, servirebbero circa 63.500 infermieri in più rispetto a quelli attuali, con 27mila infermieri mancanti al Nord, circa 13mila al Centro e 23.500 al Sud e nelle Isole. Il Censis, istituto di ricerca socio-economica, ha calcolato una carenza di 57mila unità nel personale infermieristico. La Fnopi ha spiegato che la stima dei 63mila infermieri mancanti è stata calcolata sulla base di diversi dati, tra cui quelli raccolti dall’Ocse nell’Health at a Glance 2021, il rapporto che valuta la situazione sanitaria dei 38 Paesi dell’organizzazione.
Anche la Corte dei Conti ha commentato il tema, esprimendosi sulla Nota di Aggiornamento del Documento di Economia e Finanza 2022 (NADEF), approvata dal Governo Draghi lo scorso settembre. Secondo la Corte dei Conti, il personale infermieristico italiano è “pesantemente sottodimensionato” in molte aree del Paese, soprattutto se confrontato con la situazione in altri Stati europei. L’analisi prende in considerazione lo “standard internazionale 1:3 per il personale infermieristico”. Il che significa che per ogni medico attivo ci dovrebbero essere almeno tre infermieri attivi. Sulla base dei dati contenuti nell’Annuario Statistico dell’Istat, la Corte dei Conti ha calcolato una carenza di infermieri di circa 65mila unità nel 2020.
Tuttavia, è importante sottolineare che, quando si confrontano i dati a livello internazionale, si fa riferimento a sistemi sanitari molto diversi tra loro. Per esempio, la sanità italiana è molto diversa da quella degli Stati Uniti, dove il rapporto tra infermieri e popolazione è molto alto, ma non esiste un sistema sanitario pubblico universalistico, dove lo Stato copre gran parte delle cure mediche dei cittadini.
I fondi del Pnrr – In aggiunta alle carenze di personale infermieristico segnalate da diversi studi, anche il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) prevede l’incremento del personale sanitario nei prossimi anni. La Missione 6 del Piano riguarda la riforma dell’assistenza sanitaria territoriale, in cui gli infermieri avranno un ruolo fondamentale nell’assistenza domiciliare e nei servizi di consultorio familiare, e soprattutto nella nuova figura dell’infermiere di famiglia e comunità. Quest’ultimo è descritto come il professionista di riferimento che collabora con gli altri professionisti presenti nella comunità. Il Pnrr richiede la presenza di almeno un infermiere di famiglia e comunità ogni 3mila abitanti. Secondo il Sole 24 ore, saranno necessarie circa 30mila nuove assunzioni di infermieri nei prossimi tre anni per soddisfare le aspettative del Piano.
Antonio Cennamo
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