Il prelievo da paziente vivente della testa del femore è stato eseguito per la prima volta nell’ospedale di Lanciano. Il donatore ha 77 anni ed è in buona salute. Il prelievo è stato inviato al Centro regionale trapianti dell’Aquila da dove è stato destinato alla Banca del tessuto osseo di Bologna.
Il prelievo, riporta l’Ansa, è avvenuto da un donatore residente nella zona Frentana, nel corso di un intervento per l’impianto di una protesi d’anca.
L’intervento, che ha visto la fondamentale la collaborazione dell’Ortopedia, diretta da Enrico Marvi, è stato condotto da un équipe multidisciplinare costituita da anestesisti, ortopedici e personale di sala operatoria ovvero gli anestesisti Achille Putaturo e Vincenzo Di Giulio che si occuperanno anche in seguito del Protocollo per il prelievo del tessuto osseo, e le infermiere Angela Tumini e Irma Di Marco, presente in sala, a sottolineare l’importanza dell’evento, Tiziana Zanon, medico del Centro trapianti dell’Aquila.
È stato quindi attivato un protocollo che permetterà di replicare il prelievo ogni qualvolta, nella chirurgia d’elezione, ci sarà il consenso di un donatore ritenuto idoneo in base a una serie di parametri.
“I pazienti ai quali chiedere questa disponibilità sono profilati attraverso un chek up indicato dalla stessa Banca dei tessuti – ha detto Daniela Albanese, direttore dell’unità operativa Anestesia e Rianimazione del Renzetti.
“C’è quindi una selezione a monte dei possibili donatori, al fine di disporre di tessuti appartenenti a un fisico sano e utilizzabili per qualunque impianto. Siamo ospedale no Covid e facciamo tutto il possibile per supportare i nostri colleghi in tutte le altre attività, che restano comunque essenziali per l’utenza di un territorio assai ampio” ha aggiunto Albanese.
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