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Pinuccio: ” l’infermiere dovrebbe essere il primo portatore di denunce su quello che succede nell’ambito sanitario”

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Gli infermieri sono quelle persone che quando ti ricoveri, cosa che è capitata anche a me, rappresentano il primo contatto umano con il paziente, è la prima visione che hai quando entri in un ospedale”  sono le parole di Alessio Giannone in arte Pinuccio, conosciuto come Youtuber, ex giornalista con Il Fatto Quotidiano, faccendiere, uomo d’affari, comico e giornalista di satira come inviato di Striscia la Notizia, che parla degli infermieri in un’intervista per Nurse Times.

Il titolo accademico – secondo Pinuccioè un valore in qualsiasi settore lavorativo, non sono convinto di quei discorsi nei quali si dice che la persona brava senza titoli può andare avanti. Il titolo è anche una testimonianza di bravura; ci sono persone che lo ottengono per vie traverse, però per chi decide di studiare, di aprire più libri rispetto ad altri e quindi di impegnarsi è comunque un valore aggiunto. A chi vuole fare il percorso lavorativo di infermiere come tutti gli altri, il consiglio è sempre quello di studiare e poi in questi ambiti, avendo a che fare con il pubblico (non è lavorare in un ufficio), è fondamentale avere anche una predisposizione morale”.

Il ruolo dell’informazione per il giornalista è importante perché attraverso la conoscenza di ciò che non va si possono provare a risolvere dei problemi. Continuando, mette in evidenza il dualismo medico- infermiere, specificando che il primo viene sempre ritenuto di un livello superiore rispetto al secondo, e fa una particolare dichiarazione riguardo i casi di cattiva gestione e malasanità: “Secondo me, l’infermiere dovrebbe essere il primo portatore di denunce riguardo quello che succede nell’ambito sanitario perché è proprio lui, più dei medici, il filtro tra il paziente e la macchina sanitaria, quindi ci si aspetta anche una denuncia rispetto a quello che non va perché lui sa che cosa viene fornito in un ospedale, o se ci sono medici che fanno visite a nero all’interno di una struttura ospedaliera. Ammetto che denunciare è una cosa molto difficile, però gli infermieri sono la sanità sostanzialmente.

Diciamo che la sanità nella regione Puglia è “a culo”, cioè se ti va bene trovi qualcuno predisposto ad ascoltarti e a curarti, se ti va male vieni parcheggiato in un pronto soccorso, questo lo dico sempre perché soprattutto dalle nostre parti  ci sono purtroppo alcuni ospedali,  diventati fatiscenti, con carenza di personale (perché questo bisogna pure dirlo): al pronto soccorso, se ci sono un infermiere ed un medico con cento pazienti, non sanno come devono fare. Un malato si aspetta almeno un contatto umano, quindi una predisposizione e una vicinanza a chi sta male, poi se i mezzi non ci sono, i posti letto non ci sono, questi sono problemi che non possono risolvere gli infermieri”.

Per queste problematiche, Pinuccio fa una proposta ai politici della Regione Puglia: “Ascoltate la voce dei pazienti e degli operatori che hanno direttamente a che fare con loro. E’ fondamentale avere un assessore alla Sanità che noi non abbiamo: trovo inconcepibile che il nostro Presidente di Regione, che può essere pure bravo però immagino sia oberato anche da altri impegni anche a livello nazionale, si intuisce in questo periodo, possa mantenere la delega alla Sanità che occupa l’80% del bilancio regionale, quindi c’è bisogno di una persona che viva quell’ambiente e che si occupi solo di quello”.

Concludendo l’intervista, l’inviato di Striscia la Notizia fa una battuta scherzosa sul suo vissuto adolescenziale: “Un mio ricordo degli infermieri è legato ad un film degli anni ‘80 che vedevo in quel periodo scoprendo il sesso,“L’infermiera di notte”. Mi auguro che in futuro, quando mi capiterà di venire a trovarvi, abbiate acquisito una predisposizione più umana, che comunque molti di voi sicuramente già hanno”.

Savino Petruzzelli

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