Un’inversione di marcia nella riforma pensionistica: Il governo introduce un “contentino” per medici e infermieri salvandoli dal taglio previsto inizialmente
Il governo italiano ha annunciato importanti modifiche all’articolo 33 della manovra finanziaria, noto per introdurre tagli alle pensioni di 732 mila lavoratori pubblici nel corso di vent’anni.
L’emendamento, presentato giovedì sera, si concentra su tre modifiche cruciali, con un particolare focus su medici e infermieri, al fine di attenuare l’impatto delle misure pensionistiche su queste figure chiave del settore sanitario.
La prima modifica esclude dal taglio pensionistico coloro che soddisfano i requisiti per la pensione di vecchiaia e anticipata entro il 31 dicembre.
La seconda esclusione si applica a coloro che, a partire dal 2024, andranno in pensione di vecchiaia a 67 anni. Questa misura si rivolge specificamente agli infermieri e ai medici, riconoscendo la natura unica del loro lavoro, esasperati da anni di tagli e dopo lo sciopero del 5 dicembre.
Il terzo emendamento è destinato esclusivamente a medici e infermieri, introducendo una formula innovativa per ridurre il taglio pensionistico. Coloro che scelgono la pensione anticipata a partire dal prossimo anno, con almeno 42 anni e 10 mesi di contributi (un mese in meno per le donne), vedranno il taglio ridotto di un 36esimo per ogni mese di lavoro aggiuntivo. Questa misura è stata implementata per riconoscere il contributo straordinario fornito dagli operatori sanitari, permettendo loro di mantenere una pensione più equa nonostante le restrizioni finanziarie.
Il Governo introduce la possibilità di prolungare l’età lavorativa fino a 70 anni rappresentando una flessibilità per coloro che desiderano continuare a contribuire al sistema, superando il limite tradizionale dei 67 anni.
Tuttavia, rimane da vedere come questa opzione sarà accolta e quanti professionisti della salute sceglieranno di prolungare la propria carriera.
Nonostante queste modifiche, è importante sottolineare che l’intervento non comporta costi aggiuntivi per lo Stato. Le “finestre temporali” introdotte, che ritardano l’uscita pensionistica di medici e infermieri, contribuiscono al risparmio stimato di 1,1 miliardi.
Redazione Nurse Times
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