Il Parlamento Europeo si schiera al fianco degli infermieri precari e spinge il prossimo Governo italiano a prendere provvedimenti a tal proposito. Questo è il felice esito dell’impegno di Ivan Bisconti, (cittadino italiano, in qualità di coniuge di un’infermiera) e di Giuseppe Scotellaro (infermiere e sindacalista), che, come membri del Comitato Infermieri Precari Puglia, hanno preso parte a un’audizone della Commissione Europea per esporre le annose problematiche legate ai dipendenti pubblici precari nella sanità italiana.
“Abbiamo presentato questa petizione nel 2017, poi è stata dichiarta “ricevibile”, dopo essere stata esaminata, nel 2019. Finalmente, il 26 gennaio di quest’anno, c’è stata l’audizione”, racconta Bisconti. “Negli anni, – continua, – in qualità di membri del Comitato Infermieri Precari Puglia, abbiamo fatto molte lotte che hanno portato delle stabilizzazioni, ma si continua a ricorrere, ancora oggi, troppo ai contratti a termine, cosa che la Direttiva europea 70 del 1999 non vuole che avvenga. Ieri, nella discussione, abbiamo fatto un’istanza alla Commissione affinché sia mantenuta aperta la procedura di infrazione all’Italia per il settore sanitario. La Commissione ha deciso di mantenere aperta la petizione e con questa nuova decisione sarà inviato un altro avviso di messa in mora e se lo Stato non si adegua, sarà emessa una sanzione onerosa. Ne consegue che il prossimo Governo dovrà rispondere, spiegando come intendono adeguarsi al diritto comunitario che dice che bisogna ridurre al minimo l’utilizzo dei contratti a termine. Sicuramente è un piccolo passo avanti. ora il problema rimane aperto e il Governo sarà costretto a risolverlo. Il Parlamento Europeo si è messo a fianco dei precari”.
“Il precariato purtroppo crea una guerra tra poveri – dice Scotellaro – e non ci sono linee definite a livello nazionale. Bisogna assolutamente trovare una soluzione al problema”.
“Noi non siamo contro la stabilizzazione, – precisa, – ma non si può continuare sempre così. Serve una precisa legislazione. La legge Madia, creata come soluzione straordiaria deve restare tale, non può essere la norma”.
Il problema del precariato non è solo di tipo contrattuale ed economico, legato soltanto al dipendente, “ma ci tengo a precisare, – spiega Ivan Bisconti, – che l’infermiere precario vive una condizione di instabilità, assieme anche al suo nucleo famigliare. Queste sono situazioni che vanno valutate”.
“In un epoca pandemica in cui i professionisti della sanità vengono chiamati eroi, gli infermieri vengono sempre di più proiettati al precariato, è un paradosso”.
- Contratto Sanità, Naddeo (Aran) al Nursing Up: “Vostre richieste accolte nel testo alla firma dei sindacati”
- Bottega (Nursind): “Serve restyling della professione infermieristica per attrarre giovani”
- Asp Potenza: avviso pubblico per eventuale assunzione di infermieri
- Cancro, nuovo esame del sangue facilita la diagnosi precoce
- Rinnovo Contratto Sanità 2022-2024, Nursing Up: “Non firmare? Per noi una scelta di coerenza e coraggio”
Lascia un commento