Così il presidente dell’Ordine di Barletta-Andria-Trani dopo l’incontro di venerdì, a Bisceglie, col ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Francesco Boccia.
Al termine dell’incontro col ministo per gli Affari regionali e le autonomie, Francesco Boccia, avvenuto successivamente alla visita all’ospedale di Bisceglie (unico presidio Covid della provincia pugliese di Barletta-Andria-Trani), Giuseppe Papagni, presidente Opi BAT, ha dichiarato: “Abbiamo sottoposto al ministro alcuni temi importanti, come la figura dell’infermiere di famiglia, peraltro prevista dal Decreto Rilancio. Una figura che manca sul territorio e che potrebbe fornire importanti risposte di salute, specie in un momento di particolare emergenza come questo. Serve un forte investimento su questa figura per andare incontro al nostro mandato professionale e rispettare quel diritto alla salute stabilito dall’articolo 32 della Costituzione”.
Il timore diffuso tra gli infermieri italiani è quello di essere dimenticati, a dispetto dei tanti attestati di stima ricevuti. “Siamo fiduciosi – ha aggiunto Papagni – che le richieste degli infermieri, ribadite con le recenti manifestazioni di piazza siano ascoltate dal mondo politico. E speriamo che i cittadini si facciano promotori della valorizzazione di un’intera comunità professionale. Gli infermieri non sono eroi. Durante l’emergenza Covid hanno dato il massimo ed espresso la propria professionalità, ma lo facevano anche prima, portando salute ai cittadini e stando sempre al loro fianco”.
Redazione Nurse Times
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