Un gesto eroico compiuto da un infermiere fuori servizio è stato raccontato da Domenico Scibetta, direttore generale dell’Ulss 6 Eugenia
Alberto Fumian racconta con modestia e un certo imbarazzo la storia di salvataggio che lo ha visto protagonista ieri. Lui, infermiere di Pronto Soccorso agli Ospedali Riuniti Padova Sud di Monselice, ne ha affrontate di situazioni di emergenza, ma questa volta l’imprevisto si è presentato fuori orario di servizio, a “cartellino stimbrato” per così dire.
È in palestra ad allenarsi quando lo informano che c’è stato un incidente, un uomo ha avuto un infarto e si è schiantato con la macchina proprio sulla ringhiera adiacente al parcheggio della palestra. Alberto non perde tempo, esce di corsa così com’è, in tuta da ginnastica con T-shirt e pantaloncini corti.
Arrivano anche i proprietari della palestra hanno già estratto l’uomo dal veicolo, coadiuvati dai Carabinieri di passaggio per puro caso. Già pronti sul posto anche defibrillatore, mascherina per la ventilazione e forbici per tagliare i vestiti. Alberto può così farsi carico personalmente delle manovre di rianimazione cardiopolmonare, che continua a praticare finché non arriva l’ambulanza medicalizzata dall’Ospedale di Monselice.
“Ho fatto solo il mio dovere”, ci tiene oggi a precisare smarcando le domande di colleghi e amici che lo assediano. “Qualsiasi altro operatore sanitario avrebbe fatto lo stesso al mio posto”. L’uomo che ha contribuito a salvare si trova ora ricoverato, ma non è in pericolo di vita. Passata l’adrenalina del momento, ad Alberto – in foto assieme al direttore di Pronto Soccorso di Monselice Roberta Volpin – resta l’onesta soddisfazione di aver fatto ciò che era giusto fare. Con il mio più sincero ringraziamento per essersi dimostrato “eroe” anche senza la divisa addosso.
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