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P.S. Perugia: infermiere colpito al volto da parente che esige informazioni immediate

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Il grave episodio di violenza è accaduto sabato 15 giugno alle ore 12. L’aggressore voleva sapere dove fosse stato ricoverato un famigliare


Grave episodio di violenza sabato mattina al pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia, dove un infermiere è stato colpito tra il volto e il collo da un famigliare di un paziente ricoverato. L’episodio è avvenuto intorno alle 12 nel locale in cui, dopo l’arrivo in pronto soccorso, vengono raccolte le prime informazioni sui pazienti e dove gli infermieri assegnano un livello di priorità (il cosiddetto triage).

L’operatore sanitario stava svolgendo proprio questa operazione quando un uomo, un perugino di 55 anni, lo ha sollecitato a interrompere questo lavoro perché voleva sapere subito dove fosse ricoverato un suo parente, arrivato con il 118 al Santa Maria e poi portato in uno dei reparti del nosocomio. La vittima, un 35enne con già molti anni di esperienza alle spalle, ha chiesto all’aggressore di avere qualche minuto di pazienza, giusto il tempo di completare il triage.

I fatti Il 55enne in un primo momento ha chiuso la porta ed è uscito dallo stanzino, salvo rientrare poco dopo urlando che a lui non si poteva chiedere di aspettare; dopo di ciò ha colpito l’infermiere. E dire che in quel momento il pronto soccorso non era per nulla affollato, dato che c’erano appena cinque persone in sala. La vittima, dopo essersi fatta medicare, ha ovviamente sporto denuncia al posto fisso di polizia dell’ospedale. L’episodio fa tornare alla ribalta il problema delle aggressioni contro gli operatori sanitari, e in particolare contro quelli del 118 che lavorano nella ‘trincea’ del pronto soccorso.

Redazione Nurse Times

Fonte: Umbria24

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