Home Infermieri Normative Osteopatia riconosciuta come professione sanitaria
NormativeNT News

Osteopatia riconosciuta come professione sanitaria

Condividi
Osteopatia riconosciuta come professione sanitaria
Condividi

Il Decreto del presidente della Repubblica che recepisce l’accordo Stato-Regioni del novembre 2020 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.

E’ stato pubblicato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto del presidente della Repubblica (vedi allegato) che, recependo l’accordo Stato-Regioni del novembre 2020, riconosce l’osteopatia come professione sanitaria. Vediamo nel dettaglio cosa prevede l’accordo recepito.

L’articolo 1 definisce l’osteopata quale professionista sanitario, in possesso di laurea triennale universitaria abilitante o titolo equipollente e dell’iscrizione all’albo professionale, che svolge in via autonoma, o in collaborazione con altre figure sanitarie interventi di prevenzione e mantenimento della salute attraverso il trattamento osteopatico di disfunzioni somatiche non riconducibili a patologie, nell’ambito dell’apparato muscolo-scheletrico.

L’articolo 2 spiega che l’osteopata opera con le seguenti modalità:
a) pianifica il trattamento osteopatico e predispone modalità di trattamento selezionando approcci e tecniche osteopatiche esclusivamente manuali, non invasive ed esterne, adeguate al paziente ed al contesto clinico;
b) esegue, in sicurezza e nel rispetto della dignità e della sensibilità del paziente, il trattamento manipolativo osteopatico attraverso tecniche specifiche e selezionate per il singolo paziente;
c) valuta gli esiti del trattamento osteopatico, ne verifica l’appropriatezza e pianifica il follow-up condividendoli con il paziente, con eventuali caregiver e/o con altri professionisti sanitari;
d) al fine di prevenire alterazioni dell’apparato muscolo scheletrico, promuove azioni educative verso il soggetto in trattamento, verso la famiglia e la collettività; educa il paziente nelle abilità di autogestione dell’organismo e ne pianifica il percorso educativo anche in collaborazione con altri professionisti; a fine trattamento verifica le rispondenze tra metodologia attuata e gli obiettivi di recupero funzionale riabilitativo e psicosociale; reindirizza il paziente al medico inviante quando i sintomi persistono oltre i tempi previsti o peggiorano.

L’articolo 3 definisce il contesto operativo, precisando che l’osteopata svolge attività professionale, di ricerca, di formazione, di autoformazione e di consulenza, nelle strutture sanitarie o sociosanitarie pubbliche o private ove siano richieste le sue competenze professionali, in regime di dipendenza o libero-professionale.

L’articolo 4 spiega come, con un successivo accordo in sede di Conferenza Stato-Regioni, saranno individuati i criteri di valutazione dell’esperienza professionale nonché i criteri per il riconoscimento dell’equipollenza dei titoli pregressi alla laurea universitaria in Osteopatia, il cui ordinamento didattico è definito con decreto del ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, di concerto con il ministro della Salute.

ALLEGATO: Decreto del presidente della Repubblica

Redazione Nurse Times

Condividi

Lascia un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli Correlati
Autismo, studio rivela: diuretico dell’ansa riduce gravità dei sintomi.
CittadinoEducazione SanitariaNT News

Autismo, scoperta nuova mutazione genetica associata al disturbo

Una nuova ricerca che ha visto l’Istituto Giannina Gaslini collaborare con l’Hospital...

NT NewsO.S.S.

La vera forza dell’operatore socio-sanitario: quando l’amore diventa cura

Essere un operatore socio-sanitario è un lavoro che non si limita alla...

Corso gratuito Ecm (10 crediti) Fad per infermieri: "Ferro e magnesio per il benessere del sistema nervoso"
ECM e FADInfermieriNT News

Corso Ecm (7 crediti) Fad gratutito per infermieri: “Sterilità di coppia: stato dell’arte”

Fad4You promuove il corso Ecm Fad gratutito “Sterilità di coppia: stato dell’arte”,...