Importanti novità nei Pronto soccorso dei due ospedali meneghini. Alla figura del caring nurse, già attiva da ieri, si sommerà dalla prossima settimana la presenza di uno sportello Puc. Il tutto per rendere più efficaci l’accoglienza e la presa in carico dei pazienti, ma anche la comunicazione con i loro famigliari. Ne abbiamo parlato con Matteo Stocco, direttore generale dell’Asst Santi paolo e Carlo.
Non solo Niguarda. A Milano, da ieri mattina, anche nei Pronto soccorso degli ospedali San Paolo e San Carlo Borromeo è attivo il cosiddetto caring nurse, un infermiere specialista che si dedica esclusivamente all’accoglienza e alla comunicazione con i pazienti e con i loro famigliari. Il suo compito, in estrema sintesi, è quello di fungere da punto di riferimento competente, affidabile e rassicurante per coloro che attendono notizie in merito alle condizioni di chi è arrivato al reparto di emergenza.
Ne abbiamo parlato col dottor Matteo Stocco, dal 2019 direttore generale dell’Asst Santi Paolo e Carlo. “Nei due ospedali dell’Asst – spiega – abbiamo selezionato due infermieri senior per turno, in grado di coprire l’arco temporale che va dalle 8 alle 20. Sono figure di esperienza che si occuperanno di accoglienza, mediazione e di qualsiasi altra problematica inerente l’arrivo in Pronto soccorso dei pazienti e dei loro parenti”.
Una figura, quella del caring nurse, gia sperimentata al San Paolo e al San Carlo durante la pandemia: “Allora avvertivamo l’esigenza di organizzare i Pronto soccorso in modo che il personale si interfacciasse efficacemente con l’utenza, ma tale esigenza permane ancora oggi. E proprio l’esperienza positiva maturata durante l’emergenza Covid ci ha indotto a strutturare questo nuovo servizio. In pronto soccorso, infatti, è importante ridurre i conflitti e facilitare la permanenza di pazienti e famigliari, portandoli a conoscenza di come funziona il reparto”.
Ma quella del caring nurse non è l’unica novità introdotta nei Pronto soccorso dei due ospedali milanesi: “Dalla prossima settimana sarà attivo in reparto, h24 e sette giorni su sette, anche uno sportello Cup, che insieme alla figura del caring nurse contribuirà a facilitare l’accesso all’assistenza in tempi rapidi. Ci aspettima molto da questa doppia innovazione. Soprattutto ci aspettiamo un miglioramento in termini di percezione dell’accoglienza in Pronto soccorso”.
In conclusione il dottor Stocco tiene a sottolineare un ulteriore aspetto: “Sono fiero di poter dire che gli ospedali San Paolo e San Carlo gestiscono qualcosa come 42 etnie differenti. Al San Paolo era già attiva da molto tempo la figura del mediatore culturale. Ora, grazie al nuovo approccio nella presa in carico dei pazienti che arrivano nei due Pronto soccorso, dovremmo ulteriormente migliorare anche la gestione delle svariate problematiche legate alle differenze etniche”.
Redazione Nurse Times
Avviso
Telegram – https://t.me/NurseTimes_Channel
Instagram – https://www.instagram.com/nursetimes.it/
Facebook – https://www.facebook.com/NurseTimes. NT
Twitter – https://twitter.com/NurseTimes
Lascia un commento