Il metodo Augustus è un sistema utilizzato per la pianificazione organizzata degli interventi, dei mezzi, e degli uomini in caso di catastrofe o maxi-emergenza.
I processi previsti dal sistema puntano all’ottimizzazione nell’utilizzo delle risorse e prevedono analisi, pianificazione, decisione, risposta efficace ed efficiente all’evento verificatosi.
Disastro, catastrofe, maxiemergenza, incidente maggiore (ma anche cataclisma e calamità) sono tutti termini per indicare una situazione eccezionale che causa danni alla salute della popolazione.
In queste situazioni si verifica uno squilibrio tra le risorse disponibili e quelle richieste.
Le maxiemergenze sono classificate in base a diversi fattori:
- naturali, tecnologiche, sociali
- accidentali o intenzionali (attentati)
- convenzionali o NBC (nucleare, biologico e chimico; possibile contaminazione soccorritori); l’acronimo potrebbe anche diventare NBCR ove “R” sta per “radiologico”.
Le maxiemergenze accidentali sono in linea generale competenza della PROTEZIONE CIVILE, che fa capo agli Enti Locali (Comune, Provincia, Regione).
Il Sindaco è l’Autorità di protezione civile, nel proprio territorio:
- Adotta provvedimenti d’urgenza (ordinanze), per la salvaguardia della vita umana
- Informa la popolazione sui possibili rischi presenti nel territorio
- Dirige gli interventi di soccorso
- Riceve supporto in modo “sussidiario” dalle Amministrazioni provinciali/UTG e regionali, quando da solo non riesce a fronteggiare l’evento
Il metodo Augustus si propone di fornire criteri ed indirizzi per la pianificazione di qualsiasi emergenza a prescindere dall’estensione e dall’entità del fenomeno calamitoso e dal numero degli Enti e delle Amministrazioni coinvolte. Lo scopo è anche quello di creare linguaggi e procedure unificate che consentano un’immediata comunicazione e un’efficiente collaborazione tra tutti i soggetti implicati nella gestione e nel superamento dell’emergenza.
Gli ambiti che abbraccia il metodo suddetto sono:
- Tecnica e di pianificazione.
- Sanità
- Mass-media e informazione.
- volontariato
- Materiali e mezzi.
- Trasporti, circolazione e viabilità
- telecomunicazioni
- Servizi essenziali.
- Censimento danni a persone e cose
- Strutture operative.
- Enti locali.
- Materiali pericolosi.
- Assistenza alla popolazione
- Coordinamento dei Centri Operativi.
Il Metodo Augustus (dal nome dell’Imperatore Augusto, che fu il primo ad instituire i “tavoli consultivi” tra i suoi collaboratori) ha già dimostrato la sua ottima funzionalità in occasione delle più recenti calamità che hanno colpito il nostro paese.
Augusto sosteneva inoltre che: “Il valore della pianificazione diminuisce con l’aumentare della complessità degli eventi“. Proprio per questo il Metodo Augustus si distingue per la sua semplicità e flessibilità.
- Per C.O.C. si intende il Centro Operativo Comunale, responsabile delle attività a livello comunale-locale, il cui massimo punto di riferimento è il Sindaco o suo Delegato (Legge 225/1992 – Art. 15);
- il C.O.M., è il Centro Operativo Misto. Possono essere più di uno e costituiti ad hoc al fine di essere il più possibile vicino al luogo dell’evento;
- il C.C.S. (Centro Coordinamento dei Soccorsi), è l’organo principale a livello provinciale ed è presieduto dal Prefetto o suo Delegato);
- il C.O.R. è il Centro Operativo Regionale, per emergenze che coinvolgono più province, presieduto dal Presidente della Regione o suo Delegato;
- la Di.Coma.C. è la Direzione di Comando e Controllo, organo decisionale di livello nazionale attivato nelle grandi calamità (situata presso la sede del Dipartimento di Protezione Civile).
CALABRESE Michele
Sitografia e Bibliografia:
www.protezionecivile.gov.it
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