Di seguito un comunicato redatto dall’Ordine delle professioni infermieristiche spezzino.
Ci arrivano numerose segnalazioni, da parte dei colleghi infermieri in servizio in Asl 5, di notevoli disagi a causa della attuale, complicata e indefinita questione che coinvolge gli operatori socio-sanitari in servizio, per conto di ditte esterne, nell’Azienda sanitaria spezzina. Chiaramente a ragione, molti infermieri e i loro coordinatori rimarcano le difficoltà derivanti dall’attuale scarsa presenza nelle corsie e nei servizi di operatori socio sanitari, con una ricaduta che sulle attività assistenziali diventa sicuramente significativa.
Il risultato è una perdita di importante tempo assistenziale, quello che per profilo compete a questa figura. Negli ultimi mesi abbiamo visto le complicate trattative per un accordo, con la ricerca di una necessaria e giusta protezione per chi rischia di perdere il lavoro fra questi operatori. In seguito abbiamo visto altre azioni, tese a definire la intricata questione, ma il risultato è attualmente quello di avere in servizio effettivo un numero sempre più ridotto di oss.
Se non ci sbagliamo (in questo caso ci scusiamo subito, e mettiamo le mani avanti, ma sfidiamo chiunque a capire perfettamente ogni passaggio e ogni dinamica su questa partita davvero complicatissima), ad oggi esistono in questa Azienda sanitaria:
– una ditta che ha un contratto in essere con Asl 5 per fornire attività con oss (ed apprendiamo dai media una prosecuzione della validità dell’appalto in essere);
– esiste poi (pubblicata dalla stessa Asl 5, che ha bandito il concorso) una graduatoria per assunzioni a tempo indeterminato, sempre per oss;
– ed esiste infine anche una graduatoria per un contratto ad incarico (tempo determinato) per questa figura, che ha un ruolo importante nell’assistenza di base.
Che a fronte di tutto questo oggi in corsia la presenza degli operatori socio sanitari sia diventata così rara è veramente poco comprensibile. Ribadiamo, come avvenuto in passato, la necessità di avere in servizio operatori socio-sanitari come ogni modello organizzativo moderno prevede. Non abbiamo titolo per dire come deve essere superata questa fase, ma nell’interesse degli assistiti e nell’interesse dei colleghi infermieri (responsabili delle attività assistenziali) chiediamo con forza che, nel rispetto delle normative, tutte le parti in causa raggiungano un rapido accordo per superare questa situazione negativa, frutto di anni di rinvii, rimbalzi e rimandi per un problema ormai giunto ad un punto di totale criticità. Non ha senso alcuno cercare (ormai) uno o più responsabili: va cercata – e trovata! – una soluzione definitiva.
Redazione Nurse Times
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