Home Infermieri Etica & Deontologia Nuova Codice deontologico troppo fumoso su clausola di coscienza e formazione permanente
Etica & DeontologiaInfermieri

Nuova Codice deontologico troppo fumoso su clausola di coscienza e formazione permanente

Condividi
Nuova Codice deontologico troppo fumoso su clausola di coscienza e formazione permanente
Condividi

Secondo appuntamento con lo speciale dedicato al commento della  bozza del nuovo Codice deontologico per gli infermieri da parte del dottor Saverio De Simone, magistrato del Tribunale di Bari. In questo articolo sono stati analizzati gli articoli che vanno dal 6 al 10 della bozza redatta dal gruppo di lavoro della Federazione nazionale Collegi Ipasvi

 

Continua la proposizione da parte della redazione di Nurse Times del testo commentato della bozza del nuovo Codice deontologico per gli infermieri. In questa seconda parte, curata dal dottor Saverio De Simone, magistrato del Tribunale di Bari, vengono analizzati gli articoli del Codice dal 6 al 10. E anche in questo caso il magistrato barese, tra gli ospiti della tre giorni di Pugnochiuso sulla professione infermieristica, promossa dai Collegi Ipasvi di Bari e della Bat, ha evidenziato i punti deboli del testo redatto dal gruppo di lavoro della Federazione nazionale (VEDI VIDEO).

Mi sembra di cogliere una contraddizione – commenta De Simonenell’articolo 6 a proposito della clausola di coscienza. Contraddizione tra la possibilità, per l’infermiere, di ricorrere alla clausola di coscienza o, comunque, più in generale all’obiezione di coscienza da una parte e dall’altra di dover assicurare la cura sino all’ultimo. Come sia possibile coniugare, sia dal punto di vista deontologico che pratico quasi due concetti è abbastanza problematico“.

Non meno perplessità sollevano gli articoli 7 (sulla tutela dell’ambiente) e 8 (sulla promozione dei corretti stili di vita): “Nel primo caso il richiamo mi sembra fin troppo generico. Sarebbe stato opportuno parlare della tutela dell’ambiente di lavoro” commenta De Simone. “Nel secondo viene da chiedersi: cos’è uno stile di vita sano? E poi, se l’infermiere non si attiene ad uno stile di vita sano potrebbe andare incontro a sanzioni disciplinari?“.

Di ancor più difficile lettura, a giudizio del magistrato barese, è l’articolo 9 (sulla formazione permanente): “Ci sono troppe frasi involute, quando andava scritto con maggiore semplicità“. A salvarsi, invece, è l’articolo 10: “La lealtà dei comportamenti è importantissima” sottolinea De Simone.

 

Salvatore Petrarolo

Condividi

Lascia un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli Correlati